rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Economia

Aumento compensi congelato, sindacati approvano ma restano critici

Per Cgil e Flc danno atto al rettore della scelta giusta: “Rispettosa del Senato accademico e del personale”. Poi una rettifica e le scuse al cda. Cisl più dura: “Non convince sproporzione delle cifre”

 LECCE – Il congelamento dell’aumento compensi degli organi amministrativi dell’Università di Lecce, annunciato questa mattina dal rettore Fabio Pollice a margine del cda, incassa la soddisfazione di Cgil e Flc, che hanno accolta con favore la decisione di non far deliberare la rideterminazione delle indennità, ritenendo l’atto rispettoso del ruolo degli organi accademici, oltreché del personale.

“Tutti noi riconosciamo – dichiarano le sigle che per prime avevano stigmatizzato l’idea dell’aumento - la gravosità degli impegni di chi amministra gli enti pubblici e non siamo contrari ad una rimodulazione delle indennità di chi assume responsabilità amministrative a vario titolo, di tutto il personale. A patto però che la rideterminazione sia congrua al momento storico, alle difficoltà che incontra il sistema universitario statale ed in particolare Unisalento, ai sacrifici richiesti in questi anni ai dipendenti ed agli studenti e che sia sostenibile nel tempo”.

Poi Cgil e Flc porgono le proprie scuse al consiglio di amministrazione per aver impropriamente attribuito all’organismo la responsabilità di una proposta che era invece in capo al rettore e sulla quale avrebbero dovuto pronunciarsi: “Resta forte – aggiungono - la perplessità sull'iter istituzionale, essendo fermamente convinti che alcune decisioni dovrebbero essere maggiormente partecipate e che il CdA in carica non possa decidere un aumento dei propri compensi senza entrare in conflitto di interessi. Infine ribadiamo che da sempre lottiamo per un'università pubblica e accessibile a tutti, anche a chi non possiede le condizioni materiali per poterne sostenere i costi”.

Più netta e dura la presa di posizione di Cisl che parla di “dichiarazioni formulate dal rettore” per “giustificare una manovra che ha dettato scalpore e dissenso a livello locale e nazionale” ma che “non modificano la portata della questione”: nel mirino del sindacato l’aumento del 480% annuo dell’indennità di carica, del 280% annuo per il prorettore e l’introduzione di un compenso (oggi non previsto) pari a oltre 13.600 annui per ciascun componente del Cda.

“Se è giusto – si legge nella nota - che la responsabilità delle cariche istituzionali debbano essere adeguatamente retribuite, appare evidente che ogni forma di collaborazione debba avere lo stesso trattamento. Tutti, ma proprio tutti, a cominciare dagli studenti, devono ricevere pari attenzione. E c'è da chiedersi poi: docenti, personale amministrativo, collaboratori, ecc. devono forse avere in cambio del proprio impegno disattenzione e trascuratezza? E, al contempo, le opportunità incrementali per il personale tecnico amministrativo vengano puntualmente ignorate per ‘indisponibilità del fondo’ causando la corresponsione di indennità ben al di sotto dei limiti contrattuali. Si registrano presso Unisalento incarichi altamente specializzati la cui indennità non supera i €150,00 annui”.

Per Cisl, che la proposta arrivi da un Dpcm non la rende ricevibile: “La sproporzione delle cifre in questione – puntualizzano - appare dare il via ad un percorso iniquo che va interrotto ab origine”.

Poi un ultimo messaggio: “Il rettore in chiusura lascia intendere che, almeno nell’immediato, non riproporrà la questione all’attenzione degli organi ma, comunque, non esclude di farlo in futuro. L’auspicio è che non si tratti di un tentativo per azzittire, almeno nell’immediato, il dissenso e il clamore mediatico tornando però a riproporre, nei prossimi mesi, una strategia di intervento che pur cambiando il peso degli ‘addendum’ il risultato non cambierebbe, almeno in termini sostanziali”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Aumento compensi congelato, sindacati approvano ma restano critici

LeccePrima è in caricamento