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Salentini alla riscossa: “Arriva la banda” tra i trenta finalisti del Pvi

Il videoclip della BandAdriatica, firmato dal regista Gianni De Blasi, selezionato per la finale del premio videoclip indipendente italiano: oltre al voto della giuria, anche gli utenti potranno esprimere una propria preferenza

LECCE Salentini alla riscossa, ancora una volta. Il videoclip “Arriva la banda” della BandAdriatica (progetto artistico guidato da Claudio Prima), firmato dal regista Gianni De Blasi, concorre alla vittoria del Pvi (premio videoclip indipendente) – branca indie. Lo spettacolare video che fa da cornice all’omonimo brano dell’ultima fatica musicale del gruppo è stato selezionato tra i trenta finalisti del concorso, riservato ad opere realizzate a basso budget e che abbiano spiccati caratteri di indipendenza produttiva o di espressione alternativa.

A selezionare i finalisti, tra i tanti video pervenuti, il direttore artistico del premio, Domenico Liggeri. Passata la prima fase di scrematura, adesso i clip verranno sottoposti all'attenzione di una giuria tecnica che stabilirà quali video si meriteranno i premi di miglior video assoluto, miglior regia, mglior fotografia, miglior montaggio e migliore soggetto.

Inoltre da quest'anno c'è una novità: oltre al vincitore decretato dalla giuria tecnica, un altro videoclip potrà essere scelto come miglior video assoluto e a deciderlo saranno gli utenti di Rockol: per esprimersi, basterà recarsi sul sito, alla pagina appositamente dedicata al Premio Videoclip Indipendente, visionando e votando i migliori videoclip (sia i 30 finalisti, sia quelli che non hanno passato la selezione). Il video che riscuoterà più successo e otterrà il maggior numero di “clic” sul bottone “like” di facebook riceverà un riconoscimento in sede di premiazione.

Il videoclip, come detto, è stato realizzato da Gianni De Blasi, regista salentino, che vanta collaborazioni come assistente di regia dei vari Edoardo Winspeare, Vito Palmieri, Pippo Mezzapesa e nel backstage di “Mine vaganti” di Ferzan Ozpetek, ma che, al di là del cinema, ha trovato la propria consacrazione nella regia pubblicitaria, meritandosi tra l’altro con “Lila western”, il premio per il miglior spot italiano HIVideo spot award. Per quel che concerne i videoclip, la sua esperienza è in crescendo, grazie al successo di “Rock e Rai” dei Crifiu e “Lu ccumpagnamentu” di Mino De Santis; ma ha firmato altri interessanti lavori per Carolina Bubbico, Lucia Manca e, in ultimo, l’emergente Marco Merchich.

Quanto ai contenuti, il videoclip è stato ideato tenendo conto di tre “urgenze”: restituire il look marinaresco e bandistico intrinseco nel nome dell'ensemble, creare un punto di vista della gente che andasse a rafforzare il passaggio per la “strada” della banda, ed unire questa gente attraverso la musica, da balcone a balcone, da lato a lato della “strada”. Ed ecco che il mare Adriatico si costruisce come una strada, che unisce i dirimpettai di paesi diversi, di sponde opposte: li unirà la musica della banda in una processione a mare e un po’ di travolgente “follia” comune.

Particolare la scelta artistica del regista di includere i protagonisti dentro uno scenario quasi fantastico, immortalato da più di cento tavole, realizzate da Chiara Rescio attraverso le tecniche più svariate. Le tavole sono state successivamente animate in 2D e 3D tenendo conto del movimento del mare, del vento tra i capelli dei protagonisti, facendo respirare aria e lasciandosi abbagliare dalla luce e dal colore.

Tra i collaboratori, Andrea Facchini (montaggio), Diego Silvestri (direttore della fotografia), Davide Micocci (assistente operatore), Fernando Luceri (computer grafica), Luigi Conte (scenografia), Laura Palmieri (aiuto regia), Laura Licchetta (make-up), Linda Kay Hand (special guest make-up), Fabio Cerullo (costumi), Salvatore Caracuta (organizzazione), Stefano Surdo (segretario di produzione), Elisa Surano (capogruppo).

Questo “riconoscimento”, che permette di includere il video tra i trenta finalisti di questo concorso, quindi, rende onore ad un lavoro di equipe. In conclusione, dunque, parafrasando un verso del testo della canzone, “quando arriva la banda, bisogna… votare”.

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