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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica Melpignano

Blasi polemizza con Copersalento: "Non eluda problemi"

Il sindaco di Melpignano torna a polemizzare con l'azienda magliese e pone quattro domande pubbliche ai responsabili della struttura. E chiede che la Copersalento abbandoni il territorio

MELPIGNANO - Le polemiche sulla Copersalento sembrano ormai diventate pane quotidiano per le cronache salentine. La rabbiosa replica dei giorni scorsi da parte dell'azienda ai propri detrattori, scatena una nuova risposta da parte del sindaco di Melpignano, nonché consigliere provinciale del Pd, Sergio Blasi, che torna ad accusare la Copersalento, in quanto nelle affermazioni di quest'ultima emergerebbe evidente il tentativo di eludere i punti fondamentali della questione in discussione: "Le varie affermazioni che a nome dell'azienda abbiamo letto sui giornali in questi giorni - afferma Blasi -, continuano ad eludere un punto incontestabile: l'inquinamento ambientale e l'insalubrità dell'aria presente nei territori del magliese, non sono un'invenzione dei cittadini di quei territori, ma un dato di fatto di cui le intere popolazioni ne hanno scienza e coscienza. Ecco dunque che l'invito dell'azienda al segretario del Pd magliese, Raffaele Cesari, a fare proposte concrete trovano una risposta nelle domande che pongo ai proprietari di Copersalento".

E di fatti Blasi propone alcune domande all'azienda sotto osservazione sul caso diossina in una sorta di interrogazione pubblica: "E' un diritto o no delle comunità di quei territori - chiede innanzitutto Blasi -, pretendere un ambiente sano, uno sviluppo ecocompatibile e la tutela della salute?".

"E' un diritto o no - prosegue - pretendere che gli insediamenti produttivi rispondano perfettamente alle norme di legge, non solamente in materia ambientale ma anche in quella urbanistica ed edilizia?
E' un diritto o no pretendere da parte delle popolazioni che in quell'impianto non vi sia presenza di amianto, come già rilevato dall'Asl in alcuni sopralluoghi nel giugno 2006? E' un diritto o no pretendere in base al d.l. 133 che prevedeva un adeguamento alle migliori tecnologie entro il 28 febbraio 2006 e che la stessa azienda, come si leggeva in una relazione del maggio 2008, ancora stava provvedendo (estremamente in ritardo) all'adeguamento?".

Blasi passa dunque a fare una "proposta concreta", anzi "molto concreta" volta a tutelare gli interessi dei territori: "La Copersalento vada via - afferma Blasi -, bonifichi il territorio e le istituzioni, come ho già chiesto in una mozione al Consiglio Provinciale, si facciano carico del diritto al lavoro degli operai di Copersalento".

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