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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica Botrugno

Dal centrosinistra dubbi e stilettate a tutto campo sull’amministrazione

Pd, Sel, Psi bacchettano l’amministrazione comunale su più temi: dalla tassa sulla bolletta Enel alla gestione Ato, dal basolato al capitolo appalti pubblici, dalla scuola alla zona artigianale, passando per il disagio giovanile

BOTRUGNO – Un’assemblea partecipata con l’intento di informare la cittadinanza sulle mancanze dell’amministrazione comunale di Botrugno, con l’occhio dei rappresentanti locali del Pd, di Sel e Psi: questo, dunque, alla base dell’incontro promosso nella sede di Piazza Sant’Oronzo dai partiti cittadini del centrosinistra. Nel corso della serata, si è sottolineato come 33 comuni della Puglia, di cui 7 nella provincia di Lecce abbiano messo una tassa comunale sulla bolletta Enel: “Tra quelli salentini – hanno chiarito dal centrosinistra – figura Botrugno che ha scelto di farla al 100%. Noi chiediamo perché proprio questa percentuale, con un rincaro di circa 50 euro a bolletta? Perché altri comuni hanno optato per non mettere la tassa e, invece, qui no?”.

Attenzione anche alla questione Ato, affrontata da Ada Fiore, pioniera di uno scontro con il consorzio ormai noto: dall’incontro è emerso che nemmeno il cda conosce il bilancio Ato, mentre la Tarsu aumenta sempre più. “A Botrugno – hanno sottolineato - stanno arrivando le bollette del 2009 con un aumento del 72% e non parliamo di centesimi di euro ma di cifre consistenti... perché? Perché tutte queste tasse?”. Rilanciata anche la questione basolato “rifatto per l'ennesima volta mesi fa” e “pagato coi soldi di noi poveri cittadini”: “Perché – hanno chiesto i rappresentanti del centrosinistra – l’amministrazione comunale non risponde mai alle nostre richieste?! Forse i cittadini servono solo al momento del bisogno, ossia alle elezioni?”.

Duro l’affondo sul capitolo “appalti pubblici (onerosi)”, con gli esponenti del centrosinistra che sostengono vengano affidati ad “amici dell'Assessore Macculi o parenti del sindaco Leucci o dell'architetto comunale, dati che sono visibili sul portale del comune, alla voce ‘operazione trasparenza’, mentre piccoli lavoretti vengono affidati ai tecnici del paese che non vengono presi nella giusta considerazione”.

Sulla scuola, si è ricordato come il nuovo decreto ha predisposto l’accorpamento di alcuni istituti comprensivi: “La regione – hanno puntualizzato - ha dato facoltà a Botrugno (nei confronti di San Cassiano e Nociglia) di decidere, in quanto ha un alto numero di alunni. Perché non hanno chiesto un parere ai cittadini e perché non hanno preso alcuna decisione?”. Immancabile il riferimento alla Zona Artigianale: “Nel lontano 2004 l'amministrazione Macculi durante la campagna elettorale scrisse un libro dei sogni; su quel libro diceva che la zona artigianale (pronta per partire) aveva già una richiesta da parte di alcune aziende superiori rispetto ai lotti disponibili. Ci chiediamo allora come mai Botrugno sia l'unico paese che ancora non ha una zona artigianale”.

“Viviamo in un paese in cui dal 1999 (anno in cui si è insediata l'amministrazione Macculi) – hanno raccontato - si registra un declino dal punto di vista demografico. Diversi giovani e non solo hanno lasciato a malincuore il nostro paese per trovare un futuro migliore in altre zone d'Italia e fuori. Forse quel libro dei sogni ha fatto davvero sognare i cittadini ma ora è arrivato il momento do svegliarsi, in quanto l'esasperazione è ai massimi livelli”.

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