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Loredana Capone replica a Mantovano: "Come Ripa: l'esclusione sociale, un'ideologia"

“Tale padre, tale figlio politico. Dopo lo show di Ripa, che su Facebook vanta Mantovano tra i suoi mentori politici, arriva l'ennesima dichiarazione ipocrita dal centrodestra pugliese”. La replica della vicepresidente regionale

 

LECCE – “Tale padre, tale figlio politico. Dopo lo show di Ripa, che su Facebook vanta Mantovano tra i suoi mentori politici, arriva l'ennesima dichiarazione ipocrita dal centrodestra pugliese”. Loredana Capone non fa mancare la risposta alle frecciate dell’ex sottosegretario agli Interni, dopo lo scambio di visioni sul social network. “Ribadisco quello che ho già detto in altre sedi: per me non esiste una forma di esclusione sociale diversa dalle altre. Per me la battaglia è contro tutte le forme di discriminazione”, spiega la candidata alle primarie del centrosinistra.

Lecce Friendly, Lecce amichevole, è una città senza barriere architettoniche, dove gli stranieri non muoiono per strada di stenti, dove si riduce la disoccupazione, dove le periferie non sono trattate come ghetti e i cittadini più poveri non sono considerati abitanti di Serie B. E dove gli omosessuali non devono avere paura”. 

“Forse Mantovano giovedì scorso era distratto, impegnato a Roma a votare in Parlamento – aggiunge Loredana Capone -, a sostenere che Cosentino è un politico immacolato, ma dopo aver detto che Ruby era la nipote di Mubarak, in effetti, vale tutto. Non si è reso conto a Lecce era inaugurata la prima linea del Filobus con soli mille e 700 giorni di ritardo e che non è possibile l'accesso ai non vedenti. Invece di cavalcare sulla paura primitiva del diverso, Mantovano si prendesse cura della sua gente”. 

“Non c'è niente di più offensivo che trattare una persona a rischio di esclusione sociale come una 'categoria protetta' e non è quello che intendo fare. Visto che parla di Sla e di sanità regionale – prosegue -, Mantovano dovrebbe ricordare che il Governo Berlusconi di cui lui era sottosegretario ha cancellato il fondo nazionale per la non autosufficienza, obbligando due milioni di famiglie a dover alleviare il dolore dei loro cari con propri fondi in un momento di crisi così difficile”. 

“La destra ci taglia i fondi per la salute a livello nazionale e poi ci dice che la Regione non è in grado di gestirla. Ci ha lasciato un'eredità di 870 milioni di euro di derivati americani inopinatamente contratti da Fitto e Palese, che noi dobbiamo rimborsare, mese per mese, sottraendoli alle politiche pubbliche, per recuperare un loro gravissimo errore – prosegue - e poi dicono che è colpa nostra”. 

“Mantovano appartiene a quel partito silenzioso, ancora troppo forte nella nostra Regione e in Italia, di chi dice io non ce l'ho con gli omosessuali, sono anche miei amici, però.... Sono oramai due settimane che Il Pdl, pur di non parlare di Lecce, continua a tirarmi in ballo su argomenti che nulla hanno a che vedere con l'attività amministrativa. Se non vogliono governare, che vadano via.  Sono proprio d'accordo con Mantovano: alla polemica politica e alla demagogia c'è un limite. Troppo spesso superato”, conclude.

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