"Gioventù Leccese" stronca Bersani e lancia Perrone: “Meglio i fatti delle parole”
Le nuove leve del centrodestra leccese non hanno gradito l'intervento del segretario nazionale del Pd, in particolare la similitudine con le presidenziali francesi e la rincorsa verso la vittoria di Francois Hollande
LECCE - La "discesa" a Lecce di Pierluigi Bersani, segretario nazionale del Partito democratico, non è piaciuta ai giovani del centrodestra della sigla "Gioventù leccese" che appoggiano, naturalmente, la corsa del sindaco uscente, Paolo Perrone, verso la riconferma.
Secondo gli azzurri, le dichiarazioni rese da Bersani “sono solo l'ennesimo tentativo della sinistra post-comunista di gettare fumo negli occhi della cittadinanza leccese. Dopo 14 anni spesi in inutili critiche verso l'operato positivo dell'amministrazione comunale di centro-destra, adesso i dirigenti della sinistra leccese vanno in fibrillazione per il paragone fatto da Bersani : votare Loredana Capone significherebbe a suo dire portare una ventata d'aria fresca in città, una novità dopo anni di oblio politico”.
Infelice, secondo le nuove leve del centrodestra cittadino, anche il parallelismo con il candidato alle presidenziali francesi Hollande: “In questa similitudine notiamo tutta l'incoerenza e l'inconsistenza politica del Partito democratico, un partito che fino a qualche mese fa idolatrava Sarkozy per le risatine ironiche indirizzate a Berlusconi e che adesso invece sponsorizza il suo principale antagonista per la poltrona di Presidente della Repubblica francese. Ma da che parte stanno”?
“Noi giovani, per fortuna, abbiamo piena coscienza della bontà del lavoro svolto dall'amministrazione comunale negli ultimi anni e ne daremo prova il 6 ed il 7 maggio, votando Paolo Perrone come sindaco di Lecce : alla politica delle chiacchiere abbiamo sempre preferito quella dei fatti concreti”.
