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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica San Donato di Lecce

Manifestazione impedita: il Pd contro sindaco Conte

Accade a San Donato, dove una manifestazione del circolo del Pd sui finanziamenti regionali per il Pirp, viene bloccata dall'amministrazione comunale: "Il sindaco manca di spirito democratico"

SAN DONATO - Polemica a San Donato di Lecce tra il circolo locale del Pd e il sindaco di centrodestra, Ezio Conte: secondo il Pd, infatti, l'amministrazione "anziché occuparsi dei problemi della cittadinanza, tenta di impedire all'opposizione di svolgere una democratica attività di informazione". L'accusa si iscrive nella negazione da parte del primo cittadino dell'uso di un locale della sala "Vese" per lo svolgimento di una manifestazione pubblica sui Pirp, alla quale avrebbe dovuto prendere parte anche la Vice Presidente della Regione Puglia Loredana Capone.

Il 10 febbraio, il segretario del circolo di San Donato, Giuseppe Zilli, protocollava una formale richiesta di autorizzazione all'uso della predetta sala per la sera del 19 febbraio successivo: il 16, non avendo ricevuto alcuna comunicazione di diniego, venivano consegnati all'ufficio competente i manifesti indicanti la data della manifestazione (il 19 febbraio), i relatori ( il consigliere comunale Massimo Longo e la Vice-Presidente della Regione Puglia Loredana Capone) e l'argomento, ossia il Pirp.

Dopo la regolare affissione dei manifesti, a cura degli uffici comunali preposti, secondo quanto spiegano dal partito, il segretario del Pd, assente da San Donato, riceveva una telefonata con cui, ufficiosamente, si comunicava la decisione del sindaco Ezio Conte e della sua amministrazione di non concedere l'uso della sala Vese per le manifestazioni politiche. Al fine di verificare la motivazione del provvedimento, il consigliere comunale del Pd, Massimo Longo chiedeva copia della comunicazione di diniego, ma tale copia ad oggi non è ancora stata trasmessa. "Di contro - dichiarano in una nota -, il successivo 17 febbraio veniva notificata una comunicazione a firma del comandante della Polizia Municipale che invitava e diffidava il segretario del circolo Pd a... ‘voler provvedere alla defissione dei manifesti riguardanti la manifestazione politica del 19 febbraio 2010', manifesti regolarmente consegnati all'ufficio preposto, per i quali erano stati pagati i diritti di affissione e che erano stati affissi dall'attacchino comunale".

Onde evitare disagi alla cittadinanza veniva affissa, su ogni manifesto, una comunicazione di rinvio della manifestazione: "Pensavamo - precisano - che già non concedere la sala Vese, da sempre utilizzata per pubbliche manifestazioni a Galugnano, e, quindi, impedire ai cittadini di Galugnano di essere informati in merito al finanziamento di 2milioni di euro concesso dalla Regione Puglia nell'ambito dei Pirp fosse un comportamento di democrazia negata ma, purtroppo, non avevamo fatto i conti con l'anti-democraticità dell'amministrazione Conte".

"Infatti - proseguono nel racconto -, nelle prime ore della mattinata di venerdì 19 febbraio (data della manifestazione), su indicazione del sindaco, tutti i manifesti del Partito Democratico, regolarmente affissi solo 2 giorni prima, venivano scientificamente e sistematicamente coperti da altri manifesti elettorali e ciò, nonostante, la presenza di numerosi spazi vuoti e disponibili per le affissioni. Di tale comportamento, assolutamente incommentabile, venivano informati i carabinieri di San Cesario presso i quali in data 20 febbraio veniva presentata formale denuncia-querela. Contemporaneamente il consigliere Massimo Longo e l'avv. Anna Rita Perrone, nella mattinata dello stesso 20 febbraio, informavano dei fatti in questione anche S.E. il Prefetto. Come se ciò non bastasse, continuando nel tentativo di imbavagliare l'informazione politica, con nota del Comandante della Polizia Municipale n. 77/10 veniva pretestuosamente negato anche l'utilizzo dell'area antistante l'edicola di notte in Piazza Eroi a Galugnano, spazio chiesto dopo il rifiuto della sala Vese, al fine di poter svolgere la manifestazione prevista".

Dal Pd sottolineano come sia evidentemente in atto, a San Donato e Galugnano, "un tentativo di impedire il democratico svolgimento di pubbliche manifestazioni e di vietare al partito di informare ed ai cittadini di essere informati". L'iniziativa prevista per il 19 febbraio aveva nelle intenzioni degli organizzatori il solo scopo di rendere noto ai cittadini di Galugnano il finanziamento, da parte della Regione Puglia del Pirp per 2milioni di euro ed illustrare agli stessi il progetto e gli interventi di riqualificazione dell'abitato che dovranno essere realizzati.

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