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Salute

Quei sanitari tagliati fuori dal piano dei vaccini. E ora insorge l’Omceo

Odontoiatri interessati, e nemmeno completamente, solo negli ultimi giorni e liberi professionisti non convenzionati mai chiamati. Il presidente dell'Ordine della provincia di Lecce: "Ignorati dalle istituzioni, tuteleremo i colleghi"

LECCE – Ci sono professionisti in campo sanitario, in provincia di Lecce, che non hanno mai ricevuto una chiamata, nemmeno un messaggio o una mail. Tagliati fuori dal piano dei vaccini della Regione Puglia per la prevenzione del Covid-19. E ora, alla vigilia del termine della cosiddetta prima fase, quella che prevedeva l’immunizzazione di tutti gli operatori, a chiedere che siano tutelati è Donato De Giorgi, presidente dell’Ordine dei medici-chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Lecce, con una lettera aperta rivolta al presidente Michele Emiliano, all’assessore alla Salute Pier Luigi Lopalco e ai vertici dell’Asl di Lecce, direttore generale Rodolfo Rollo, direttore sanitario Roberto Carlà, direttore del Dipartimento di prevenzione Alberto Fedele.

De Giorgi ricorda i due incontri che i presidenti degli Omceo di Puglia hanno avuto negli ultimi mesi con l’assessore Lopalco, nell’ultimo dei quali, scrive “fu certificato (anche considerando i ritardi delle consegne) che entro il 15 febbraio 2021 tutti gli operatori sanitari e in particolare i medici e odontoiatri sarebbero stati vaccinati”. “Alla soddisfazione dell’accordo raggiunto, tuttavia - incalza De Giorgi -, mentre le aspettative e le promesse sono andate crescendo in maniera incalzante, è subentrato un profondo cambiamento: alla vigilia di tale data una porzione rilevante non è stata assolutamente chiamata, né presa in considerazione”. Si tratta di alcune centinaia di professionisti.

Il primo problema, per De Giorgi, riguarda quello degli odontoiatri, “professionisti con alto rischio di contagio”, puntualizza, i quali “sono stati interessati (non completamente) dal piano vaccinale solo da pochi giorni”. Il secondo, è quello dei liberi professionisti non convenzionati della provincia. “Non sono mai stati raggiunti, neanche da un messaggio”, sbotta il presidente De Giorgi, ricordando che “si tratta molto spesso di medici in pensione da precedenti rapporti lavorativi, ma ancora pienamente e validamente attivi”.

“È veramente triste pensare che questa categoria di colleghi possa essere dimenticata dalle istituzioni e trattata senza la giusta dignità, onorabilità, equità e rispetto che certamente merita”, è il rammarico espresso a chiare lettere, ragion per cui, spiega, “l’Omceo di Lecce ponendosi completamente al loro servizio, è pronto ad impugnare in ogni sede e a denunciare con ogni mezzo le ragioni di chi ha dedicato e dedica la propria vita al benessere e alla salute dei cittadini”.

Nella sua lettera, De Giorgi mette in evidenza come gli ordini professionali di medici chirurghi e odontoiatri si siano messi a disposizione, cogliendo l’importanza di questa precedenza accordata, nella vaccinazione della popolazione, a chi si trova ogni giorno in prima linea. “Ha rappresentato per noi un impegno ancora più grande nel ruolo che i professionisti della salute hanno svolto e soprattutto erano chiamati a svolgere nella società e nel servizio sanitario”.

“Abbiamo trovato un’intesa - aggiunge - e una collaborazione nelle sfide che il dramma pandemico ci sollecitava, sia nel poter utilizzare il mezzo più importante di prevenzione, sia nel vestire l'abito (altrettanto importante) di messaggeri culturali di speranza verso i cittadini, sia offrendo qualsiasi collaborazione ci potesse essere richiesta (nel fornire elenchi di candidati alla vaccinazione, nel dare informazioni, nel sostenere materiale formativo, nel fornire la disponibilità - anche volontaria - a vaccinare, eccetera)”. Poi, però, all’entusiasmo è subentrata la frustrazione di molti. E ora, la denuncia, senza mezzi termini, di De Giorgi, perché siano tutelati tutti coloro che sono rimasti fuori dal piano.

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