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Ospedale di Copertino, Cgil: "Troppe criticità e pazienti ricoverati al Fazzi"

Il sindacato ha chiesto un incontro alla Asl: "Carenza di personale nelle unità operative: occorre aumentare i posti letto dagli attuali 75-80 ad almeno 120 funzionanti"

COPERTINO - “Gravi carenze di personale” nel presidio ospedaliero di Copertino: la funzione pubblica di Cgil Lecce torna sul problema per segnarlo, nuovamente, ai dirigenti della Asl e al sindaco del comune interessato, chiedendo un incontro.

Il “San Giuseppe da Copertino”, lo ricordiamo, era stato utilizzato come presidio post-covid durante la prima fase della pandemia. E oggi la segreteria sindacale è tornata a sollecitare la riattivazione delle unità operative complesse, che lavorano con un numero inferiore di posti letto, e dei servizi standard dell'ospedale

“Spesso accade che i ricoveri siano dirottati verso altri ospedali, e prevalentemente verso il “Vito Fazzi”, determinando un effetto imbuto e costringendo i pazienti a lunghe ore di attesa al Pronto soccorso di Lecce”, denunciano il segretario Floriano Polimeno e il responsabile di struttura, Leonardo Rivelli.

Per la Fp Cgil, il ripristino del funzionamento a pieno regime dell’ospedale sarebbe fondamentale per tutto il Salento: “Aumentando i posti letto dagli attuali 75-80 ad almeno 120 funzionanti, non solo si potrebbero dare risposte più efficaci e sicure alla popolazione, ma allo stesso tempo si potrebbe riattivare il servizio di ristorazione che attualmente funziona con pasti preparati all'esterno”.

La situazione delle unità operative complesse

Il sindacato ha prodotto una disamina articolata della situazione all'interno delle unità operative del presidio: “La Geriatria sconta una grave carenza di medici e può contare solo su 10 posti letto, a dispetto del piano di riordino regionale che ne prevedeva 20 funzionanti”.

Medicina generale, fa sapere Cgil, opera su 18 posti letto mentre il personale medico deve contestualmente coprire i turni verso l’unità di Geriatria: sarebbe così inevitabile il ricorso ad attività aggiuntiva.

“L'Ortopedia risulta decimata in termini di personale medico. Recentemente un dirigente è stato trasferito a Gallipoli, mobilità che si aggiunge a quella già avvenuta per altri medici. Questa carenza blocca di fatto l’attività della sala gessi oltre all’attività della sala operatoria”, insistono Polimeno e Rivelli.

“L’attività della sala operatoria è stata notevolmente ridotta a causa del trasferimento di anestesisti verso altre strutture, mentre la grave carenza di personale medico in laboratorio analisi viene sopperita solo grazie allo spirito di sacrificio di chi è in servizio”, si legge ancora nella lettera.
 
Fp Cgil sottolinea i problemi che riguardano anche le attività di Chirurgia generale, Cardiologia e l’unità di Terapia intensiva coronarica (Utic) e segnala come anche la direzione medica del presidio risulti sotto organico.
 

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