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Venerdì, 26 Aprile 2024
Scuola Melendugno

Squid Game, atteggiamenti emulatori tra gli studenti. In una scuola del Salento diffusa circolare

La dirigente dell’istituto “Rina Durante “di Melendugno e di Borgagne ha sollecitato la collaborazione docenti, genitori, catechisti, responsabili di associazioni sportive e della stessa amministrazione: tutelare i ragazzini dall’eventuale influenza che potrebbe esercitare la nota serie Netflix

MELENDUGNO – Serpeggiano le prime preoccupazioni anche nelle scuole del Salento per la serie trasmessa da Netflix e denominata “Squid game”. Degli atteggiamenti emulatori e sospetti sarebbero stati notati tra alcuni ragazzini dell’istituto comprensivo “Rina Durante” di Melendugno e Borgagne, tanto da spingere la dirigente scolastica a emanare una circolare. Un invito rivolto a tutto il corpo docente, ai genitori, catechisti del paese e della piccola frazione, ma indirizzato anche agli educatori dei centri ricreativi e sportivi e a tutte quelle figure di riferimento per i più piccoli.

Collaborazione e dialogo sono dunque le parole sulla quale punta la dirigente. Rassicura sul fatto che gli insegnanti che hanno colto frasi e gesti che destano apprensione stanno già eseguendo degli approfondimenti. Ne stanno parlando anche in classe, per sensibilizzare gli allievi sulla necessità di prendere le distanze emotive dalle scene cruente. La dirigente ricorda che, all’interno dell’istituto, è attivo un servizio di consulenza psicologica al quale possono accedere i genitori che intendono ottenere delucidazioni e cercare “tutti assieme soluzioni adeguate”. “Indichiamo ai ragazzi ciò che è eticamente corretto, per insegnare i veri valori della vita, il rispetto di sè stessi e degli altri, la capacità di affrontare serenamente le difficoltà e le complicazioni che si possono presentare sul loro cammino”, scrive la dirigente nella circolare.

Sulla piattaforma digitale Netflix, nelle ultime settimane, è approdata la serie vietata ai minori di 14 anni e prodotta in Corea del Sud e intitolata “Squid game”, "gioco del calamaro" in italiano. Racconta di un gruppo di persone che, in preda a problemi economici, partecipa a dei giochi di gruppo mirati alla sopravvivenza: chi perde, paga con la propria vita. Gli episodi sono inevitabilmente caratterizzati da immagini violente e in tanti si chiedono in questi giorni se appropriati ai ragazzini. Intanto la dirigente ha spinto genitori e studenti ad attenersi ai vademecum che puntualmente la polizia postale divulga per tutelare i più piccoli dai pericoli nei quali potrebbero incappare le categorie vulnerabili.

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