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Blogger americana attacca ristorante stellato leccese: "il peggiore di sempre", ma qualcosa non torna

Il fatto risale all'8 dicembre e poi la vicenda si è tramutata in un botta e risposta tra Geraldine DeRuiter, nota blogger americana, e lo chef salentino Floriano Pellegrino del ristorante Bros, per una notizia pasatta per il New Tork Times fino ad arrivare a Lecce

LECCE - I gusti sono gusti, si sa; e quando viene mossa una critica è normale rimanerci male. Ma non è detto assolutamente che il disappunto sia appropriato. Come è notorio e senza ironia, alle volte anche gli influencer possono sbagliare.

Ed è stata proprio una personalità abbastanza conosciuta (in America) nel mondo del food blogging ad aver acceso i riflettori sul ristorante stellato leccese Bros diretto da Floriano Pellegrino e Isabella Potì. 

L'8 dicembre Geraldine DeRuiter ha scritto sul suo blog Everywhereist.com una recensione sul locale di ristorazione salentino, dicendo addirittura che "è il peggior ristorante stellato di sempre". La critica principale si basa sul concetto secondo cui il pasto offerto non sarebbe stato una vera e propria cena, ma una sorta di performance visiva di piatti da guardare più che da gustare.

Non si è fatta mancare, giustamente, la risposta puntuale dello chef: "Tanti preparano un buon cibo, pochi sono artisti". Un'affermazione che rende omaggio alle qualità di preparazione culinaria che contraddistinguono il ristorante salentino.

Ogni giorno il mondo della comunicazione pone contrasti, divergenze o semplicemente scambi di veduta di questa natura. Fortunatamente ognuno può rilasciare una sua libera interpretazione. Nelle affermazioni dalla DeRuiter ci sono, però, dei punti di discordia: il "peggior ristorante stellato" è già di per se un'affermazione che suscita un sorriso amichevole; sarebbe come dire "l'ultimo miliardario del mondo". In più è noto che locali di questa natura non sono prettamente delle trattorie (con tutto il rispetto), e dunque offrono delle pietanze gourmet che rievocano uno stile preciso indicato dallo chef. Se l'intenzione, dunque, era quella di venire a Lecce per assaporare una di quelle cene "tipiche ed imponenti" che lo stereotipo del sud Italia impone, è necessario segnalare che forse è stato sbagliato il luogo di prenotazione per il pasto. 

Cercando di trovare il lato positivo della faccenda, c'è da dire che la storia è rimbalzata fino a quotidiani statunitensi importanti del calibro del New York Times. Il nome Bros, in ogni caso, ora è diventato ancora più conosciuto all'estero e non resta che immaginarsi se questo episodio non possa diventare un'idea per una nuova campagna di marketing al di là dei confini nazionali. 

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