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Dalla Sicilia al Salento per truffare anziani. In un caso fingono di donare un’eredità: indagati

Un 46enne e un 33enne, entrambi del Messinese, scoperti dalla squadra mobile. I raggiri tra la fine del 2015 e gennaio 2016

LECCE – Truffatori in trasferta dalla Sicilia per raggirare vittime salentine: indagati. Incastrati dagli agenti della squadra mobile di Lecce gli autori: si tratta di un 46enne e di un 33enne, entrambi originari del Messinese. I raggiri studiati i ongi dettaglio, con tecniche collaudate. In un episodio, per esempio, nel novembre del 2015, un anziano di 83 anni viene fermato mentre passeggia nel centro cittadino di un piccolo paese della provincia di Lecce. Avvicinato dal conducente di una autovettura che gli chiede informazioni su un presunto compaesano, destinatario di una grossa somma di denaro, lasciatagli in eredità. Pochi istanti dopo si avvicina ai due un complice che, fingendo di poter dare indicazioni sul fortunato destintario del lascito e si unisce, amichevolmente, alla conversazione.  

 Il primo truffatore, carpendo la fiducia dell’anziano, gli promette una generosa somma di denaro da consegnargli alla presenza di un notaio come donazione. In cambio, però, richiede al pensionato la consegna immediata di una somma di denaro contante. La vittima cede e abbocca. Accompagnato dai due uomini, si reca nella filiale bancaria presso cui ha il conto corrente, preleva la somma in contanti di 5mila euro e la consegna nelle mani dei truffatori. Subito dopo, i due gli chiedono copia della carta di identità da esibire al notaio in sede di rogito notarile. Purtroppo, mentre l’anziano cerca la sua carta di identità, la coppia si allontana facendo perdere le proprie tracce.

La tempestiva denuncia presentata dalla vittima presso gli uffici della squadra mobile, guidata dal vicequestore aggiunto Alberto Somma,  ha permesso di ricostruire con rapidità, tramite le immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza installati nei luoghi percorsi dall’anziano e dai suoi truffatori, quanto avvenuto quella mattina e di individuare la Ford Fiesta condotta dai malviventi. Le verifiche effettuata dai poliziotti leccesi hanno  appurato che la vettura era stata acquistata qualche giorno prima da un messinese di 46 anni, incensurato, ma assiduo frequentatore di suoi conterranei dediti alle truffe. I successivi accertamenti hanno messo in evidenza la presenza dell’uomo nella provincia di Brindisi proprio nella serata precedente al giorno del raggiro dell’anziano leccese. E proprio nella provincia di Brindisi erano state riscontrate diverse truffe, perpetrate con le stesse modalità, per un ammontare di circa 5mila euro.

Stessa truffa commessa anche nelle province di Bari, Latina, Chieti, Trapani in un periodo temporale di due mesi, e cioè tra il novembre del 2015 e il gennaio del 2016. Il 46enne e il suo complice di 33 anni, identificato in un secondo momento, sono attualmente sottoposti a procedimento penale presso la Procura della Repubblica di Lecce per il reato di truffa continuata commessa in concorso, aggravata dall’avere approfittato di circostanze di tempo e di luogo e di persona, soprattutto con riferimento all’età avanzata della vittima del raggiro.

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