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“Parla come mangi”: il primo laboratorio di scrittura rurale nel Salento

Dal 28 al 30 agosto, in occasione della Notte Verde di Castiglione d’Otranto. Un laboratorio aperto a tutti per conservare la memoria collettiva

CASTIGLIONE D’OTRANTO (Andrano) – Dal Capo di Leuca il primo laboratorio di scrittura rurale nel Salento. Si intitola “Parla come mangi” e nasce nell’ambito della Notte Verde, l’iniziativa che si svolgerà dal 28 al 30 agosto a Castiglione d’Otranto.  Scrivere è resistere, al pari di ogni seme parola e storia salvata, travasata e tramandata dalla comunità rurale. Scegliere e riconoscere ciò che ci nutre è un'azione che include i gesti antichi dei nostri contadini e le parole smarrite dei nostri padri. Il laboratorio di scrittura rurale “Parla come mangi”, aperto a tutti, attraverso le tecniche della narrazione orale e il training del narratore, è concepito come un’indagine poetica sul campo al fine di generare favole in forma di monologhi orali per la reinterpretazione della memoria collettiva.

Il laboratorio è il primo nel Salento dedicato alla scrittura rurale ed è a cura di Luisa Ruggio, scrittrice e giornalista. Le storie che siamo incontrano il metodo narrativo più antico e popolare e recuperano il ruolo sociale del cantore pellegrino. Ogni Altrove teorico, sia esso luogo geografico o dell’anima, diventa materiale di laboratorio e struttura di una drammaturgia trascritta dagli stessi partecipanti in un vero e proprio Diario comunitario che, al termine della ricerca, viene donato alla comunità di Castiglione e al pubblico della Notte Verde 2018.  Ad ispirare e guidare le attività laboratoriali suddivise in tre giornate è il gioco di raccontare, riattivare la civiltà de "li cunti" e dello scalino, il cerchio magico delle sedie portate sull'uscio delle case del sud all'imbrunire.

Raccontare una storia, inventare una storia, scambiarsi una storia, è un gesto arcaico che da sempre segna lo spartiacque di ogni civiltà. Siamo le storie che esprimiamo e raccontiamo, ogni essere umano è la sua storia. Le storie di vita raccontate dai partecipanti al laboratorio diventano fiabe del reale, straordinarie cronache in forma di novella, costellazioni di vissuti preziosi per chi ascolta e per chi narra riscoprendo il senso profondo di essere comunità. Le fasi laboratoriali saranno guidate, dunque, dalla scrittrice Luisa Ruggio. Il laboratorio “Parla come mangi” contiene la traccia della fase conclusiva del progetto, ovvero la teatralizzazione delle storie inventate dai partecipanti, fase in cui i risultati si strutturano per assumere la forma di incontro-evento. Attraverso il confronto con il pubblico, il laboratorio è fare poetico ed emotivo, la scrittura è intesa come azione e camminamento, quasi un puro itinerario simile a quello che ognuno compie per restare umano insieme agli altri.

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