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Baroni si smarca dagli alibi: "Ben vengano partite come quella di Benevento"

Il tecnico del Lecce, che torna laddove ha vissuto una storica promozione ma anche un doloroso esonero, non cerca scuse: "Mi aspetto un passo avanti, ogni partita, ogni allenamento". Calcio di inizio alle 20.30

LECCE - Non cerca alibi, Marco Baroni, alla vigilia di Benevento-Lecce (venerdì, ore 20.30). Per i salentini un match dal coefficiente di difficoltà massimo sia per il prestigio dell'avversario di turno (retrocesso dalla serie A), sia per la consapevolezza di aver ancora della strada da percorrere prima di trovare una fisionomia solida e precisa. Quanto lunga non si sa, ma l'allenatore fiorentino  in conferenza stampa scansa le scuse.

"Il tempo è quello che è - ha dichiarato il tecnico che proprio col Benevento ha conquistato una promozione in serie A prima di essere esonerato dopo nove ko di fila nella massima serie -. Ogni gara io mi aspetto un passo avanti, ma perché questo fa parte del percorso di una squadra nuova, ma questo non deve costituire un alibi né dobbiamo stare qui a stimare un tempo di attesa: la squadra deve crescere, allenamento dopo allenamento. Sappiamo che questo è un campionato complicato e proprio la difficoltà di alcuni match per noi è importante: ben vengano questi test".

Gallo ha qualche problemino ma è arruolato, Rodriguez ha scontato la squalifica, Bjarnason ed Helgason, di rientro dagli impegni della nazionale islandese, si sono aggregati nelle ultime ore ai compagni. Sono 25 i convocati, manca solo Dermaku che sta ultimando il percorso di recupero, Baroni ha più frecce al suo arco anche se alcuni elementi, come Calabresi, come Barreca, sono ancora un poco indietro rispetto alla condizione generale: "Quando una squadra si allena bene, i dubbi li hai. È chiaro che è arrivato anche il momento di consolidare alcune certezze, ma saranno determinanti anche i calciatori che giocheranno nella seconda parte perché per fare una partita di livello, di intensità, hai bisogno di cambi. Da questo punto di vista sono più tranquillo perché tutti stanno crescendo e questo mi rende sereno per le mie valutazioni". 

Spazio dunque a Di Mariano e Gargiulo sin dal primo minuto? Il tecnico si espone, ma fino a un certo punto: "Hanno molte probabilità di giocare anche perché sono ragazzi che devo inserire, non c'è a disposizione molto tempo e dobbiamo bruciare quello che abbiamo. Come ho spiegato alla squadra, lo dobbiamo fare anche attraverso la semplicità che serve quando arrivi in un gruppo nuovo, ma la cosa che non deve mai mancare è l'atteggiamento giusto".

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