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Tartaruga gigante alla deriva nel porto. Recuperata la carcassa dai sub

L'esemplare raro e di gradi dimensioni di Dermochelys coriacea spiaggiata lungo la banchina del porticciolo del Canneto all'altezza delle Scale nuove. Morta da almeno dieci giorni. Recupero della protezione civile Cir e Asl

GALLIPOLI - Un vero e  proprio gigante del mare, morto da diversi giorni e per cause ancora da accertare, e che le correnti hanno spinto verso il  vecchio porticciolo di Gallipoli. Nella tarda serata di ieri è stata recuperata la carcassa di una tartaruga marina di gradi dimensioni, ormai priva di vita e spiaggiata nei pressi della banchina del versante sud del porticciolo del Canneto, nella zona delle cosiddette “Scale nuove” alle spalle del Rivellino. Non si è trattato del solito esemplare di Caretta caretta che spesso viene avvistata e recuperata in difficoltà, o priva di vita, lungo il litorale ionico, bensì di un esemplare appartenente ad una specie molto rara, e a quanto pare anche in via di estinzione, tra le più grandi che popolano l’habitat marino.

E proprio le sue grandi dimensioni, dal carapace in decomposizione alla testa, sono subito balzate agli occhi da chi ha avvistato nel tardo pomeriggio di ieri la carcassa alla deriva lungo il litorale della città vecchia di Gallipoli. Si tratta di una Dermochelys coriacea una tartaruga di grandi dimensioni che in alcun casi può raggiungere oltre i due metri di lunghezza. L’esemplare recuperato (che galleggiava tra le imbarcazioni ormeggiate e tra l’altro in una marea di rifiuti presenti sulle rive del porticciolo), era in questo caso lungo 1,75 metri, con una larghezza toracica di 90 centimetri e  pinne lunghe intorno agli 83 centrimetri.

3-155-29Secondo i primi rilievi effettuati dal biologo marino del Centro studi cetacei e presidente onorario del museo del mare di Gallipoli, Giorgio Cataldini e del servizio veterinario della Asl intervenuti sul posto, la tartaruga già in decomposizione, sarebbe morta da almeno una decina di giorni. La tartaruga potrebbe essersi spiaggiata perchè disorientata dalle maree o per aver ingerito qualche rifiuto gettato in mare. Oppure avendo sostato in superficie per il forte caldo o alla ricerca di cibo, fatale potrebbe essere stato un impatto con  qualche natante.

Dopo la segnalazione alla Capitaneria di porto, oltre alla Asl e al biologo marino, sul posto per le operazioni di recupero è intervenuta una squadra del reparto sommozzatori della Centro intervento radio della Protezione civile di Gallipoli e il personale dell’unità mobile che ha garantito lo svolgimento della operazioni in sicurezza.  

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