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Torna operativo lido “Acqua Azzurra”: procura concede facoltà d’uso per l’estate

Nei giorni scorsi i militari della guardia costiera avevano eseguito il provvedimento di sequestro preventivo richiesto dall’autorità giudiziaria per verificare alcune difformità a Torre Squillace. Sigilli ora sospesi, disposti alcuni interventi di ripristino

NARDO’ - L’attività di controllo sul demanio marittimo, avviata già di diverse settimane, aveva portato ad un nuovo provvedimento di sequestro preventivo per una struttura balneare a Torre Squillace, lungo il litorale tra Nardò e Porto Cesareo, in zona La Strea.

Si tratta del nuovo lido "Acqua Azzurra Beach”, previsto nell’ambito del vigente Piano comunale delle coste neretino, che nelle scorse ore, e per tutta la stagione estiva, è già tornato operativo secondo le prescrizioni imposte dalla procura.

Il sostituto procuratore che segue il procedimento, Donatina Buffelli, ha infatti concesso la facoltà d’uso ai titolari della struttura in considerazione dell’avvio ormai inoltrato della stagione balneare. Ciò sempre nelle more degli approfondimenti che l’autorità giudiziaria continuerà ad effettuare per verificare alcune anomalie di natura edilizia e relative a pedane e camminamenti realizzati, secondo le ipotesi accusatorie, in difformità rispetto a quanto autorizzato dagli enti competenti.

Per adempiere ad ulteriori accertamenti la procura aveva richiesto in prima battuta il sequestro dell’area che il giudice per le indagini preliminari, Angelo Zizzari, aveva concesso. Ad apporre i sigilli nei giorni scorsi erano stati i militari della capitaneria di porto di Gallipoli e il provvedimento era scaturito a seguito dei controlli sul litorale effettuati dal personale della guardia costiera dell’ufficio locale marittimo di Torre Cesarea.

Ora, così come richiesto dai titolari della struttura balneare tramite i propri legali, Marco Castelluzzo, Salvatore Corrado e Luca Pedone, la procura ha concesso la facoltà d’uso del lido imponendo di regolarizzare quelle difformità per le quali è possibile subito intervenire, quali l’area a parcheggio, l'area giochi e i camminamenti, utilizzando materiali idonei e tali da non incidere sull’impatto ambientale e paesaggistico.

Disposta anche la concertazione con gli enti comunali e l’autorità marittima per intervenire sulle eventuali strutture non conformi al progetto iniziale approvato e autorizzato. L’inchiesta andrà comunque avanti, ma ora la revoca dei sigilli consente al nuovo lido neretino di offrire i servizi ai bagnanti e di dare seguito anche al calendario degli eventi di intrattenimento già programmati per la stagione estiva.

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