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L'8 marzo

Giornata internazionale della donna: le iniziative in programma

Presso il Must allestita la mostra #Lasciamiandare, sulla dipendenza affettiva e le relazioni tossiche. Al Teatro Paisiello lo spettacolo “Pezzi d'uomo” . Pubblicato il video “Vite che sono la tua: l’8 marzo con le Alumnae di UniSalento”

LECCE – Numerosi gli appuntamenti in programma per la Giornata Internazionale della Donna che ricorre domani, 8 marzo. Il Comune di Lecce propone la mostra #Lasciamiandare, atto finale del progetto sulla dipendenza affettiva di Monica Marioni che racconta della riconquista della capacità di giudizio, di una corretta prospettiva di sé e del mondo alla fine di una relazione tossica. Il percorso espositivo si articola tra video, oggetti e sculture che hanno come tema le dinamiche psicologiche tipiche della dipendenza affettiva.  L’ingresso sarà gratuito per tutte le donne. Il progetto #Lasciamiandare è a cura di Maria Savarese, in collaborazione con Maria Rosa Sossai, e Igor Zanti, e il contributo dello psicologo Stefano Di Carlo.

Alle ore 20, il Teatro Paisiello ospita l'anteprima assoluta di “Pezzi d'uomo” lo spettacolo di e con Matteo Rocco Carbone, Riccardo Lanzarone, Simone Miglietta, Fabrizio Pugliese, Giuseppe Semeraro, Fabio Zullino e la partecipazione di Guido Celli per la regia di Fabrizio Saccomanno. La produziione è di Ura Teatro in collaborazione con il Polo Biblio-Museale di Lecce con il patrocinio del Consiglio Regionale della Puglia e con il sostegno del Comune di Lecce grazie al Fondo speciale per Cultura e patrimonio culturale di Regione Puglia e Teatro Pubblico Pugliese.

“Pezzi d'uomo” - con ingresso gratuito, ma già sold out in prenotazione - è una sorta di indagine paradossale, un'interrogazione agli uomini su cosa sanno, sentono e fanno in relazione alle donne. È uno spettacolo pensato e realizzato dagli uomini, frammentati e interlocutori che affrontano un processo di decentralizzazione e sconfitta, guardano in faccia la paura, il disprezzo, la solitudine, la poesia.  “Pezzi d'uomo” è quindi sì uno spettacolo ma soprattutto il tentativo, mediante il teatro, di sbrigliare i preconcetti e le parole dalle loro ancore storico-sociali con lo scopo di interrogare un nuovo ruolo e una parità di genere concreta e condivisa.

Il video prodotto da Unisalento

Per l’occasione l’Università del Salento ha pubblicato un video,-  realizzato dalle dottorande in Fisica Marcella Marra e Chiara Provenzano e nato da un’idea della delegata alle Politiche di Genere, Anna Maria Cherubini, della professoressa Anna Paolo Caricato, del gruppo “Eguali opportunità UniSalento, e di Antonella Lippo, referente d’ateneo per il network “Alumni”.

“Queste storie, seppur raccontate brevemente e per spunti, vogliono essere un esempio della grande vitalità che attraversa il nostro ateneo e che accompagna studenti e studentesse nella realizzazione dei loro progetti di vita - spiega la professoressa Anna Maria Cherubini -. Come illustrato nel nostro Bilancio di Genere, UniSalento svolge un ruolo cruciale nella formazione e nella vita delle donne soprattutto del territorio salentino e pugliese, visto che le ragazze sono la maggioranza del nostro corpo studentesco”.

Nel video intervengono: Antonella Bandello, laureata in Scienze economiche, attualmente Credit Manager (Lecce); Silvia Cagnazzo, laureata in Scienze politiche e delle relazioni internazionali, attualmente Promotion and communication officer of the audiovisual unit al Parlamento Europeo; Patrizia Carratta, laureata in Scienze politiche e delle relazioni internazionali, attualmente funzionaria amministrativa del Ministero della Cultura; Eleonora Cesareo, laureata in Conservazione dei beni culturali, attualmente giornalista Rai (TGR Basilicata); Maria D’Aprile, laureata in Lingue e letterature straniere, attualmente Capo Ufficio Liaison e Cerimoniale all’UNGSC - United Nations Global Service Centre (Brindisi); Eleonora De Filippi, laureata in Scienze e tecniche psicologiche, attualmente ricercatrice in Big data Eurecat e docente di Psicologia all’Università di Barcellona; Francesca De Pascalis, laureata in Giurisprudenza, attualmente consulente senior in Operations and Trust Fund alla World Bank (Giacarta); Roberta Lala, laureata in Ingegneria dei materiali, attualmente Dirigente del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco (Lecce); Maria Pia Miglietta, laureata in Biologia, attualmente docente di Biologia marina alla Texas A&M University di Galveston; Barbara Prinari, laureata in Fisica e in Matematica e Ambasciatrice UniSalento, attualmente docente di Matematica alla SUNY - State University of New York di Buffalo.

Parco Melpignano

L'iniziativa del Comune di Melpignano

L’amministrazione comunale di Melpignano ha deciso di intitolare a tre donne altrettanti spazi verdi del territorio, in coerenza con una delibera approvata già due anni addietro e in adesione all’iniziativa dell’associazione “Toponomastica femminile”. A Caterina Durante è intitolata l’area a ridosso dell’ex convento degli Agostiniani; a Marielle Franco, attivista, politica e sociologa ammazzata a Rio de Janeiro nel 2018, è dedicato lo spazio attrezzato come parco pubblico tra via Verdi e via Po, mentre ad Agitu Ideo Gudeta è intitolata l’area a verde tra via Dimidri e via Grecìa Salentina, in una zona di edilizia popolare: aveva 42 anni, quando, nel 2020, venne uccisa in Trentino Alto Adige da un suo collaboratore, per futili motivi. Sociologa di origini etiope, era tornata in Italia, dove anni prima si era laureata, e aveva avviato un allevamento di capre su pascoli sottratti all’abbandono.

La segnaletica dei tre luoghi, già predisposta, è stata realizzata da Marta Lagna, artigiana originaria di Galatina, calligrafa e artigiana. Nella parte frontale dei pannelli è riportato il nome di ciascuna delle tre donne, in quella posteriore una delle loro citazioni più note.

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