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Il basamento del tempio della dea Minerva, nuovo tesoro di Castro

Nei giorni scorsi un nuovo rinvenimento archeologico ha interessato la cittadina presso la zona "Capanne". L'assessore Alberto Capraro: "Garantiamo una crescita dell’indotto culturale e turistico" 

CASTRO - Un altro importante ritrovamento archeologico nei giorni scorsi ha avuto come luogo d'azione la cittadina salentina. Dal sottosuolo è stato rinvenuto un basamento che si fa risalire al tempio dedicato al culto della dea Minerva.

“Il ritrovamento è arrivato in seguito alle frequenti campagne di scavo in località Capanne - afferma l’assessore alla cultura di Castro Alberto Capraro - ed insiste su un fondo pubblico orientato verso un’area privata dirimpettaia”. 

“Gli scavi sono diretti dal professore emerito dell’università del Salento Francesco D'Andria, e svolti mediante l’importante collaborazione in loco dell'archeologo Amedeo Galati insieme ad un team di studiosi e operai  - prosegue l’assessore - Ultimamente sono stati rinvenuti anche pezzi di braccia di altre statue monumentali oltre a quelle delle dea Minerva. E' una bella attività e il mio auspicio è quello di far durare questi scavi quanto più possibile. Credo che riscoprendo la nostra storia e la nostra identità sia possibile alimentare la proposta culturale e turistica del posto”. 

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Capraro offre una delucidazione sull’iter che riguarda i reperti dopo il rinvenimento: “Gli oggetti vengono lavati e ripuliti dalle incrostazioni legate al tempo passato e alle condizioni del luogo di collocazione. Vengono analizzati e studiati, misurando con accuratezza le proporzioni e le grandezze. Dopodiché sono esposti presso il museo archeologico di Castro. - Continua - Visto che non è possibile spostare il basamento, anticipo che stiamo studiando il modo per realizzare una riproduzione con un plastico, che ci permetterà di ottenere la ricostruzione puntuale circa la struttura votiva originaria. Finora erano stati trovati allestimenti e decorazioni, anche esterne come i fregi del fronte, ma ora con il basamento possiamo usufruire di informazioni più accurate circa il perimetro di quello che era l'edificio”. 

L’assessore conclude con una considerazione profonda: “Questi ritrovamenti sono motivo di soddisfazione e di un pizzico di orgoglio identitario, perché premiano l'impegno dell'amministrazione di concerto con l'università e con i donatori privati. Quando si intraprendono attività come queste, che non portano un tornaconto immediato alla comunità, spesso si combatte contro chi vede la spesa delle risorse impegnata in iniziative poco concrete. Invece ora mi sento orgoglioso delle decisioni prese, certi che la direzione sia giusta, tale da garantire una crescita dell’indotto culturale e turistico". 

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