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Gestione diretta dello stadio all'Us Lecce: firmata la convenzione

Presidente del club e sindaco del capoluogo hanno siglato l'accordo su base decennale. Potrà essere sfruttato anche il diritto di commercializzazione del nome

LECCE - La convenzione tra Comune e Us Lecce per la concessione al club della gestione dello stadio è stata firmata questa mattina a Palazzo Carafa dal presidente Saverio Sticchi Damiani e dal sindaco, Carlo Salvemini. Dopo l'aggiudicazione ufficializzata  un mese addietro, sono stati ultimati tutti i passaggi burocratici.

Il Lecce ha ottenuto la concessione sulla base di una proposta di canone pari a 50mila e 500 euro all'anno, con una maggiorazione di 30mila per ogni campionato di seria A disputato oltre ai due indicati nel piano economico e finanziario. L'accordo, che vale per dieci anni, assegna al club di via Costadura anche il diritto di commercializzazione del nome, di cedere a terzi lo stadio per lo svolgimenti di manifestazioni, di gestire direttamente i servizi di ristorazione oltre all'onere di tutta la manutenzione.

Grazie alla convenzione potranno essere richiesti finanziamenti pubblici per l'ammodernamento, anche in vista dei Giochi del Mediterraneo del 2026 (assegnati a Taranto, ma con il coinvolgimento anche del Leccese e del Brindisino).

All'incontro di oggi erano presenti anche il direttore generale del club, Giuseppe Mercadante e il responsabile dell'area legale, Domenico Zinnari.

Soddisfatto si è detto Salvemini che ha chiuso così positivamente un dossier aperto da molti anni: "Ringrazio il dirigente e i funzionari comunali che hanno alacremente lavorato per questo risultato, che porta benefici alla città e alla società, ora in grado di essere 'padrona del proprio destino' anche sul fronte stadio. Ringrazio il presidente Sticchi Damiani, René De Picciotto, e la società tutta, per aver accettato questa sfida impegnativa dando a tutti noi un ulteriore significativo segnale della solidità di un progetto sportivo e societario che ha già offerto e offrirà ancora grandi soddisfazioni ai tifosi e ai cittadini leccesi". 

Intanto sembra definito anche il periodo di svolgimento del ritiro precampionato, che dovrebbe essere dal 15 al 30 luglio (si attende l'ufficialità da parte del Lecce). La sede era stata già indicata: si tratta di Folgaria, località dell'Alpe Cimbra, in Trentino Alto Adige. Non solo: la locale azienda di promozione turistica ha comunicato che ci sarà anche un camp per bambini organizzato dalla società giallorossa (ci saranno anche quelli dell'Atletico Madrid e del Leeds United).

Il nuovo allenatore dei giallorossi, Marco Baroni, sarà presentato in conferenza stampa, domenica, dal direttore dell'area tecnica, Pantaleo Corvino.

Sticchi Damiani: “La base di un nuovo rilancio”

“Quella di oggi è una data importante che chiude l’iter amministrativo per la concessione decennale a nostro favore dello stadio Ettore Giardiniero” il commento del presidente dell’Unione sportiva Lecce Saverio Sticchi Damiani, “è doveroso un ringraziamento al sindaco Carlo Salvemini e a tutti i dirigenti e tecnici comunali che si sono adoperati affinché ciò fosse possibile. Considero questo accordo come un ulteriore atto di responsabilità non solo nei confronti dei nostri tifosi ma anche nei confronti della città e del Salento”.

“La concessione, innovativa ma al contempo impegnativa, ci permetterà di utilizzare l’impianto, oltre che  per accogliere i nostri tifosi in occasione delle gare casalinghe come già accaduto in passato, anche per programmare una serie di eventi extrasportivi, consentendo al pubblico di usufruire dell’impianto anche al di fuori del periodo agonistico”.

Di contro il club giallorosso, con tale atto, ha accettato di accollarsi il pesante fardello della manutenzione straordinaria di un impianto avanti con gli anni e, sul quale, ha già investito importanti risorse nelle passate stagioni.

“L’auspicio ovviamente è che, una volta messoci alle spalle questo brutto momento fatto anche di spalti tristemente vuoti” conclude il presidente Sticchi Damiani, “lo stadio diventi non solo un costo ma anche una risorsa in grado di finanziare, almeno in parte, il proprio sviluppo verso un modello di impianto più moderno ed accogliente”

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