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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Covid-19, 908 casi registrati: tasso di positivi risale al 12 per cento

I test elaborati oggi in Puglia, che è diventata zona arancione, con regole più stringenti, sono stati 7.572. In provincia di Lecce 100 coloro che sono risultati infetti al virus. Rispetto a ieri, 16 pazienti in più ricoverati nel strutture

LECCE – Nel giorno in cui la Puglia, come buona parte d’Italia, assume la colorazione arancione, con più limitazioni per le attività quotidiane e gli spostamenti, si conteggiano 908 casi di positività ai test per il Covid-19 (ieri 1.123). Ma dato che oggi risultano di numero inferiore anche i test registrati, 7.572 contro i 10.600 di ieri, ne emerge un tasso d’incidenza più alto, pari a quasi il 12 per cento (ieri del 10,6 per cento).

È quanto emerge nel bollettino regionale diramato nel pomeriggio di oggi, domenica 17 gennaio dal Dipartimento promozione della salute. I casi di positività all’infezione vanno così suddivisi: 411 in provincia di Bari, 42 in provincia di Brindisi, 98 nella provincia di Barletta-Andria-Trani, 193 in provincia di Foggia, 100 in provincia di Lecce, 65 in provincia di Taranto. Un caso di provincia di residenza non nota è stato riclassificato e attribuito.

Purtroppo, non basso il numero di decessi. Oggi ne sono stati registrati 25, di cui cinque in provincia di Bari, tre in provincia di Barletta-Andria-Trani, altri tre in provincia di Brindisi, ben nove in provincia di Foggia, quattro in provincia di Taranto e un residente fuori regione. Dall’inizio dell’emergenza sono 50.458 i pazienti guariti. Attualmente, in Puglia, ne risultano positivi 56.120 (su un totale, da quando è iniziato il conteggio, di 109.428). A domicilio si trovano 54.575 pazienti, mentre i ricoverati nelle strutture specializzate sono 1.545 (ben 16 più di ieri).

Zone arancioni, le regole di base

Tornando alla questione riguardante la zona arancione, qualche piccolo promemoria fino al 31 gennaio: ci si può spostare, senza giustificazione, dalle 5 alle 22 di sera, ma solo all’interno del proprio comune di residenza. Dalle 22 alle 5, invece, sono vietati gli spostamenti (salvo autocertificazione per motivi di salute, necessità comprovate o lavoro).

Sono sempre vietati gli spostamenti verso altri comuni e altre regioni (tranne che per i motivi per i quali occorre sempre l’autocertificazione). Chi risiede in un comune con popolazione sino a 5mila abitanti può recarsi in un altro per un raggio fino a 30 chilometri (ma non in un capoluogo). I ristoranti sono aperti esclusivamente per l’asporto dalle 5 alle 22. I bar sono aperti solo per asporto dalle 5 alle 18. Oltre quell’orario, si chiude al pubblico.

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