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"Precauzioni per i vigili del fuoco esposti al rischio di contagio": la protesta di Uil Pa

Il sindacato, in difesa del diritto alla salute dei lavoratori e dei loro familiari, denuncia la presunta "mancata applicazione della dispensa temporanea dal servizio” per il personale del comando di Lecce

LECCE - Il sindacato Uil Pa dei vigili del fuoco di Lecce è sul piede di guerra e annuncia: “Non ci fermeremo fino a quando ai vigili non verrà garantito il rispetto dei propri diritti, innanzitutto quello di tutelare la propria salute e quella dei propri familiari”.

Il sindacato punta il dito contro “la mancata applicazione dispensa temporanea dal servizio” per il personale del comando di Lecce.

“Il dirigente locale non ha avviato una ricognizione per accertare l’esistenza di situazioni a rischio, ma ha imposto al personale le ferie, nonostante lo stesso legislatore abbia considerato inadeguato questo strumento rispetto alla particolare emergenza in atto”, scrive in proposito il segretario Alessandro De Giorgi.

Una situazione, a detta sua,  “paradossale ed inaccettabile” alla luce del fatto che “la peculiarità dei compiti istituzionali del corpo nazionale vigili del fuoco ha imposto al legislatore la previsione di strumenti precauzionali per ridurre il rischio di contagio, come la dispensa temporanea”.

“La norma è chiara, in tale senso è intervenuto anche il capo del corpo nazionale, e non si presta ad alcuna interpretazione, ma il comandante di Lecce persevera nella sua interpretazione”, si legge nella nota.

“Eppure - sostiene Alessandro De Giorgi - i vigili del fuoco hanno pagato il prezzo più alto in termini di vite umane, in rapporto con le rispettive dotazioni organiche, ma sembrerebbe che questo dato non abbia scalfito minimamente le coscienze”, conclude l'esponente sindacale.

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