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Sabato, 27 Aprile 2024
Costruito nel 1952. / Zona industriale / Viale Francesco Marzano

Recupero fedele dell'ex Agip: infopoint con l'impronta degli anni '50

Via libera al progetto definitivo. il regista Ozpetek voleva farne un ristorante, poi non se ne fece più nulla. Con i fondi del Pnrr avrà una vocazione pubblica. Si tratta del primo impianto del genere in Italia sottoposto a vincolo dalla soprintendenza

LECCE – Sul tavolo della giunta comunale, che si è riunita questa mattina, non c’era solo il progetto per la pedonalizzazione di via XXV Luglio, di cui si riferisce a parte, ma anche quello per l’ex stazione Agip che si trova nei pressi dell’Obelisco.

Per i leccesi è una sorta di simbolo, ma la sua fama è andata anche oltre l'ambito locale perché è stato il set di alcune riprese del film di Ferzan Ozpetek “Allacciate le cinture”. Anzi, sembrava proprio che l'impianto dovesse tornare a nuova vita per l'interessamento del regista turco (e cittadino onorario di Lecce) che all'inizio del 2017, insieme a dei soci, aveva partecipato a un bando del Comune: l'intenzione era di farne un ristorante, proprio come nel film, ma poi non se ne fece più nulla. La palla è tornata quindi nelle mani dell'amministrazione comunale - intanto Carlo Salvemini era stato eletto sindaco - e la strada intrapresa è stata un'altra, quella che oggi è approdata al via libera al progetto definitivo.

Si tratta di un intervento finanziato con fondi del Pnrr con un milione e 100mila euro. Il progetto, firmato dall’architetto Andrea Mantovano, riguarda la riqualificazione dell’area e dell’impianto di carburanti dismesso dal 2005. Fu costruito nel 1952 su disegni di Mario Bacciocchi, un maestro dell’architettura italiana: da quell’anno e fino al 1958 collaborò con l’Eni di Enrico Mattei progettando non solo l’intero complesso di San Donato Milanese denominato “Metanopoli” (il centro direzionale di Eni), ma anche numerose stazioni di servizio in Italia e all’estero, soprattutto in Africa e Medio Oriente.

Dal 2016 sull'immobile è stato apposto un vincolo, il primo in Italia per una ex stazione di servizio. La soprintendenza ha imposto quindi di non alterarei caratteri stilistici, formali e decorativi, tali da non compromettere la lettura delle originarie caratteristiche tipologiche, architettoniche e costruttive” e di mantenere libero il lato che guarda verso l'Obelisco e l'incrocio con viale Calasso.

stazione agip - render esterno verso via Taranto

“Con questo intervento, ridiamo nuova vita – ha dichiarato il sindaco Carlo Salvemini – a un immobile storico che rappresenta un esempio, nel centro cittadino, di archeologia industriale, che abbiamo voluto destinare all'accoglienza turistica perché si trova in una posizione strategica fra l'hub dell'intermodalità che realizzeremo al Foro Boario e l'ingresso monumentale verso il centro storico, Porta Napoli. Non solo strappiamo un'area al degrado n cui versa da anni, ma le restituiamo a una funzione pubblica importante e, nello stesso tempo, salvaguardiamo un pezzo di storia urbanistica della città”.

Sarà riportato alla luce e integrato il rivestimento in tessere di grès del prospetto e saranno realizzati interventi strutturali secondo i risultati elaborati del restauratore che ha collaborato al progetto. Saranno consolidate alcune travi della pensilina e verrà recuperato il sistema di raccolta e deflusso delle acque piovane mettendolo a servizio del verde messo a dimora nelle aiuole. Gli infissi, che richiameranno quelli originari che erano in ferro, saranno in ferro-finestra.

Un’insegna luminosa definirà il senso del recupero dell’immobile: sarà “Ex Agip Infopoint” al cui interno ci saranno tre aree più i servizi igienici: una prima destinata all’accoglienza degli utenti, pienamente accessibile alle persone con disabilità, una seconda sul lato curvo con ampia vista sull’esterno e una terza come piccola libreria. Arredi e corpi interni richiameranno gli anni Cinquanta, le tecnologie saranno quelle moderne. La pavimentazione sarà quella scelta per l’ex stazione Agip di piazzale Accursio a Milano (oggi Garage Italia). I muri richiameranno il giallo delle origini e tre pannelli illustreranno la storia del sito e quella di Bacciocchi.

stazione ex agip archivio Eni

Per quanto riguarda l’esterno, saranno messe a dimora essenze mediterranee, ci saranno sedute, una fontana, tutto il necessario per la raccolta differenziata, una colonnina per ricaricare le batterie delle bici elettriche e, nella porzione verso via Taranto, un parcheggio per disabili e una colonnina di ricarica per le auto elettriche. È stato previsto il rifacimento dell’asfalto su via san Nicola e via Carluccio oltre che della pavimentazione esistente sull’area di progetto. L’illuminazione verrà da corpi illuminanti su palo basso.

Una previsione specifica è stata prevista nella delibera di giunta per i tre pini che ci sono in via San Nicola: dopo un’indagine sul potenziale rischio di caduta, si deciderà se preservarli oppure sostituirli con alberi più adatti a quel contesto.

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