Strade groviera, buche e incidenti: automobilisti costretti a fare slalom
Segnalazioni da Campi Salentina dove due vie sono spesso teatro di sinistri e danneggiamenti di vetture per via dell’asfalto dissestato e senza adeguata manutenzione
CAMPI SALENTINA - Strade groviera con buche nell’asfalto che sono autentiche voragini: sono immagini forti che sembrano provenire da luoghi lontani e da periferie indefinite, e, invece, arrivano dal Salento, e, nella fattispecie, da Campi Salentina. Qui, le lamentele riguardano due zone stradali particolarmente dissestate, che continuano a rappresentare un costante pericolo per gli automobilisti e i mezzi in transito. La situazione ovviamente peggiora quando piove.
Due, come detto in precedenza, gli itinerari, dove fioccano le segnalazioni: il primo è via Sant’Oronzo, la strada che costeggia il tratto che porta verso Lecce (ss 7 ter); il secondo ricade su via Baden Powell, che congiunge via Squinzano con via Lecce. Stando alle segnalazioni, non si contano più gli episodi di incidenti o di danneggiamenti alle vetture di passaggio.
Una delle persone che, da tempo, fa i conti con i disagi causati dalle strade dissestate, racconta di aver assistito a diversi episodi e sinistri, e di aver subito un danno importante alla sua vettura, proprio a causa delle buche presenti sul tracciato.
Alla base del problema, certamente c’è una scarsa manutenzione dei tratti e poca attenzione a un tema non secondaria come la protezione degli utenti della strada e la sicurezza: c’è da dire che, in molte realtà, pur di risparmiare, si tende a realizzare interventi tappabuchi che hanno una durata irrisoria e non risolvono la problematica alla radice. Anzi, il risultato è spesso una pavimentazione stradale scadente che oltre a danneggiarsi subito nel tappetino d’usura, ovvero il primo strato di asfalto, fino ad intaccare gli strati di collegamento.
Quello che i cittadini e fruitori della zona non si spiegano è se le istituzioni locali attraversino quelle strade, visto che la situazione è sotto gli occhi di tutti e non permette attendismi controproducenti. A pagare le conseguenze del disagio sono, infatti, i cittadini e gli automobilisti.