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Venerdì, 26 Aprile 2024
Attualità Copertino

Strage della Grottella, il ricordo indelebile dei vigilantes uccisi nell’assalto

Ricorre questa domenica il 21esimo anniversario del cruento assalto ai portavalori de “La Veliapol” sulla provinciale Copertino-San Donato nel quale perirono tre guardie giurate. L’istituto invita “a non dimenticare”

COPERTINO - Come ogni anno l’istituto Ggs Vigilanza-La Velialpol, in collaborazione con i colleghi rimasti feriti nell’attacco, commemora le vittime della “Strage della Grottella” avvenuta il 6 dicembre del 1999. Un appuntamento ormai rituale e sentito che abbraccia tutta la comunità salentina. In questa domenica ricorre il 21esimo anno di uno dei più efferati assalti che le cronache possano rammentare.

Quest’anno, purtroppo, a causa delle misure di prevenzione della pandemia del covid-19, non è stato possibile organizzare, eventi, ritrovi, o riti religiosi con la partecipazione di più persone, ma nonostante questo, come ha rammentato il security manager dell’istituto di vigilanza Giovanni Palma, la memoria e il ricorso indelebile di quella dolorosa giornata e delle vittime innocenti, gli agenti Luigi Pulli, Rodolfo Patera e Raffaele Arnesano, non potrà mai essere dimenticata o tralasciata.

La “Strage della Grottella” viene ricordata come uno dei fatti di cronaca tra i più cruenti e drammatici del Salento, consumata sulla provinciale che congiunge Copertino a San Donato di Lecce. Un commando composto da circa dieci persone, condannò al massacro tre vite umane, senza scrupolo.

Il 6 dicembre ricorre quindi il ventunesimo anniversario da quella mattina del 1999 in cui la banda di rapinatori, intorno alle sette, mise a segno il piano cruento ai danni di due furgoni portavalori, scortati dal personale de "La Velialpol" e che fruttò un maxi bottino da tre miliardi di vecchie lire. Denaro che le guardie giurate dell'istituto di vigilanza avrebbero dovuto consegnare agli uffici postali del basso Salento, e che sarebbe servito per il pagamento delle pensioni.

I vigilantes persero la vita tra le deflagrazioni di bombe e spietate raffiche di kalashnikov. Oltre alle vittime innocenti, Luigi Pulli, Rodolfo Patera e Raffaele Arnesano rimasero feriti anche i colleghi Giuseppe Quarta, Claudio Matino e Giovanni Palma. In ricordo delle vittime dei quella strage sono stati eretti due monumenti commemorativi nei pressi dell'omonimo santuario, a Copertino e in piazza della Costituzione a Veglie.

“L’estremo sacrificio conferma l’impegno delle nostre guardie giurate a tutela del bene pubblico e privato” commenta Giovanni Palma, “categoria di lavoratori che, giorno e notte, rendono il vivere comune più tranquillo”.

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