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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Santa Cesarea e zone limitrofe si ribellano alla chiusura della baia di Porto Miggiano

Un comitato di cittadini ed operatori turistici si ribella al sequestro e preannuncia iniziative di protesta contro la "denigrazione" di un territorio

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LeccePrima

I CITTADINI DI SANTA CESAREA TERME SI MOBILITANO

A seguito del sequestro della Baia di Porto Miggiano, messa in sicurezza dal rischio crolli con i recenti lavori di consolidamento, un numeroso gruppo di cittadini e operatori del comparto turistico, hanno vivacemente protestato presso la sala consigliare del Comune.

La popolazione ormai è stanca ed esasperata di subire il declino che negli ultimi anni ha caratterizzato questo territorio. Sembra proprio che l'avere adottato e rispettato rigorosamente il Piano Regolatore, fra i primi comuni d'Italia a dotarsene, sia stata la maledizione di questo Comune, anzichè, lo stesso, essere strumento e volano per uno sviluppo sostenibile ed ecocompatibile.

I cittadini di Santa Cesarea Terme, in tutti questi anni, hanno pagato caro e continuano a pagare un alto prezzo pur di salvaguardare e vedersi salvaguardato il territorio dove: risiedono, vivono, svolgono le proprie attività lavorative, culturali, civili, pagano le tasse e tributi.

Statistiche alla mano infatti quello di Santa Cesarea è il territorio della nostra provincia che forse meno di tutti è stato attaccato dal fenomeno dell'abusivismo, al contrario di altre aree dove purtroppo l'abusivismo, specialmente quello speculativo a fine di lucro e non quello di necessità individuale, l'ha fatta da padrone, andando ad intaccare e compromettere veramente, in questi casi, aree di notevole interesse naturalistico, faunistico ed ambientale in genere, persino in aree SIC. Così si assiste ad una Santa Cesarea Terme che, per sua volontà ed orgogliosa convinzione, rimane sostanzialmente quella di un cinquantennio fà, mentre altre zone, di simili attitudini turistiche, invece si espandono a dismisura in barba alle più elementari regole di tutela, dando vita, in questo modo, ad una sorta di "CONCORRENZA SLEALE" per quanto riguarda la ricettività dei flussi turistici, fattore quest'ultimo, di vitale importanza per la sopravvivenza del centro stesso, specialmente di questi tempi . Ciò nonostante ultimamente Santa Cesarea è stata additata come il territorio in cui tutti gli abusi sono possibili, tutti gli scempi edilizi si possono realizzare perchè i controlli di competenza non sono di casa. NIENTE DI PIU' FALSO !!

Una sequela di atti procedimentali di autorizzazioni e pareri, ben 23 (ventitrè), volti a garantire la bontà e la qualità degli interventi sulla falesia pericolante di Porto Miggiano, appaiono quì mai sufficenti per la loro esecuzione, interrotta per un decennio con diversi interventi a "gamba tesa" della Magistratura.

Tali iniziative, molto spesso, sono prese a pretesto dalla stampa, un certo tipo di stampa, e dai social network al fine di scatenare una serie di diffamazioni, danneggiando con effetto virulento l'immagine e l'economia del nostro territorio.

Già alcuni imprenditori hanno espresso forti perplessità a partecipare a gare di appalto finalizzate a ripristinare altri tratti costieri del territorio comunale già interessati a fenomeni di crolli e frane, per il timore di vedersi bloccati i lavori dalla "solita richiesta di indagine" sollevata e perorata dai "soliti" nomi che, dietro lo scudo di una decantata ma improbabile sensibilità ambientalistica, si celano, forse, interessi personali particolari. Non si riesce a trovare altre spiegazioni infatti dato che, per esempio, i medesimi interventi già realizzati o da realizzare in altri tratti di costa di altri comuni non abbiano sollevato alcun interesse nè della magistratura nè da parte di alcunchè "comitato di tutela".

ORA BASTA!! I cittadini si sentono perseguitati, offesi e danneggiati da decisioni e interventi che ledono l'immagine del territorio in cui operano persone oneste, mentre la nuova stagione turistica è alle porte.

IL COMITATO comunica che ha stabilito di effettuare un articolato programma di iniziative di protesta, e non solo, per porre freno a questa devastante campagna denigratoria della nostra comunità.

Il Comitato

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