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Il call center Trascom verso lo sviluppo. Firmato accordo con i sindacati

Intesa sottoscritta in Confindustria per 40 lavoratori che passano dal contratto Tlc (telecomunicazioni) a quello Ania (assicurazioni). Fisac Cgil: "Importante intesa che va oltre il mantenimento posti di lavoro, ponendo premesse per sviluppo occupazionale"

LECCE – Una buona notizia, tra le tante che raccontano i mille risvolti della crisi, arriva dal call center Transcom di Lecce. Giovedì 17 luglio, infatti, è stato sottoscritto l’accordo tra Fisac Cgil di Lecce, le altre organizzazioni sindacali di categoria e Tlc, Confindustria e la stessa società presso la sede della Confederazione degli industriali.

L’accordo regolamenta, per la prima volta nell'ambito del settore, la cessione di una commessa Genialloyd/Allianz e quindi il passaggio dei lavoratori interessati (circa 40 unità) dal contratto Tlc delle  telecomunicazioni al contratto Ania tipico delle assicurazioni.

L'intesa è stata salutata come un importante risultato per il territorio, perché va oltre l'obiettivo del mantenimento dei livelli occupazionali, ponendo le premesse per lo sviluppo dell'occupazione e la valorizzazione delle professionalità territoriali.

La stessa società che gestisce il call center, peraltro, ha alle spalle una storia solida. Il gruppo Transcom World Wide fa parte, infatti, del gruppo svedese Kinnevik fondato nel 1936 a Stoccolma e oggi presente in 40 Paesi con un fatturato consolidato pari a 7 miliardi di dollari. Il gruppo attualmente dispone di una organizzazione di 31 call center con 4 mila e 500 postazioni localizzati in 16 nazioni. Il call center di Lecce, uno degli ultimi arrivati nella famiglia italiana, sito nella zona industriale di Surbo, è operativo dal 4 novembre 2002 e attualmente occupa 81 dipendenti, dislocati in 104  postazioni.

Ai 40 lavoratori interessati dal cambio di contratto, per la maggior parte con rapporto di lavoro a tempo determinato e addetti alla vendita di prodotti assicurativi, è stata riconosciuta l'applicazione in toto del contratto Ania per tutti gli istituti previsti: orario di lavoro, ferie, buoni pasto e via dicendo.

Il passaggio è risultato vantaggioso sotto diversi aspetti: la retribuzione è superiore a quella prevista dallo stesso livello di inquadramento del contratto Ania ed è stata garantita a tutti una base minima salariale, con riferimento al sistema provvigionale.

I sindacati si dicono soddisfatti e ritengono che, in prospettiva del futuro rinnovo del contratto collettivo Ania, l'accordo raggiunto tra le parti possa porsi come valido strumento da utilizzare nell'ambito di una logica acquisitiva, a vantaggio di tutti i lavoratori e le lavoratrici del settore assicurativo e non solo.

Fondamentale e determinante è stato il contributo della Cgil (Fisac e SLC) nel sostenere con forza, in sede di trattativa, il principio del mantenimento dell'area contrattuale e della salvaguardia della patrimonio normativo, scongiurando l'introduzione di “deroghe pericolose e pregiudizievoli nel settore”.

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