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Venerdì, 26 Aprile 2024
A Lecce

“Giustizia allo sfascio”: personale in agitazione, previsti quattro presidi di protesta

A quattro mesi dall’insediamento dei nuovi vertici del Ministero della Giustizia, permangono gravi criticità: assemblee dalle 12 alle 14 in viale De Pietro, via Brenta, all’Udepe e al Tribunale dei Minorenni

LECCE - Giornata di mobilitazione per le lavoratrici ed i lavoratori del Ministero della Giustizia. Domani, venerdì 10 marzo, in quattro uffici giudiziari della città sono in programma presidi con assemblee tra le ore 12 e le ore 14, per protestare contro lo stallo governativo: “A quattro mesi dall’insediamento dei nuovi vertici ministeriali e di fronte alle gravissime criticità vissute nelle amministrazioni della Giustizia, ancora nulla è stato fatto. E intanto le relazioni sindacali sono ferme al palo”, dicono i rappresentanti sindacali di Fp-Cgil, Cisl-Fp, UilPa-Uil.

Il programma degli incontri toccherà i quattro uffici giudiziari della città. All’esterno di ogni sede sono previsti anche dei sit-in. Al Palazzo di Giustizia di viale De Pietro l’assemblea del personale in servizio è convocata nell’aula d’udienza numero 8, al piano terra. I dipendenti dell’ufficio di via Brenta si riuniranno nell’aula d’udienza della Corte d’Appello, sezione Lavoro (piano terra; sit-in davanti al vicino ufficio del Giudice di Pace). Nel Tribunale dei Minorenni, l’assemblea è convocata nell’aula d’udienza della “Chiesetta”. All’Ufficio distrettuale di esecuzione penale esterna (Udepe) ci si riunirà nella sala conferenze.

Le rivendicazioni riguardano il pagamento del salario accessorio del 2019 al personale in servizio negli archivi notarili e pagamento del salario accessorio 20-21 a tutti i lavoratori della Giustizia (e apertura della contrattazione sul 22-23, lo sblocco delle progressioni economiche orizzontali, ora ferme al 2019, l’ampliamento degli organici di tutti i Dipartimenti e piano straordinario di assunzioni nelle funzioni centrali e nella dirigenza, la costruzione di un corretto sistema di relazioni sindacali, lo sblocco delle carriere, applicando gli accordi già sottoscritti, l’apertura di un tavolo di confronto per la definizione del contratto integrativo, lo scorrimento della graduatoria per le assunzioni negli Uffici notificazioni, esecuzioni e protesti e informatizzazione degli stessi, il miglioramento delle procedure previste dal Pnrr su digitalizzazione e smaterializzazione, che stanno rallentando i processi e compromettendo la possibilità di concedere il lavoro agile previsto dal Ccnl, il pagamento dell’incentivo ai lavoratori che assicurano servizi connessi agli appalti di lavori, servizi e forniture.

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