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Economia Santa Cesarea Terme

Terme di Santa Cesarea, Piconese chiede a Regione e comune di dialogare

Il consigliere provinciale del Pd interviene sulla questione e invita i soci principali ad un dialogo proficuo per il bene dei lavoratori. Salvatore Negro boccia la Regione: "Amministratore unico o taglio drastico al cda"

SANTA CESAREA TERME – Il destino di numerosi lavoratori stagionali del centro termale di Santa Cesarea è ancora in bilico. E la tensione che scorre tra le varie realtà istituzionali non facilità il quadro d’insieme. Lo sottolinea anche Salvatore Piconese, consigliere provinciale e sindaco di Uggiano La Chiesa, che conosce la realtà territoriale ed interviene, all’indomani dell’assemblea dei soci e della manifestazione dei lavoratori, sulla questione.

“La tensione nei rapporti tra la Regione Puglia e il Comune di Santa Cesarea Terme rischia di aggravare l'attuale condizione – precisa -, già compromessa e incerta, dei lavoratori stagionali del centro termale. Difatti, all'indomani dell'Assemblea dei Soci, emerge sempre più uno stato di esasperata contrapposizione politica e istituzionale fra i due soci più importanti delle Terme di Santa Cesarea, il quale non facilita il dialogo e il confronto sul futuro del centro termale”.

“Ciò è ancor più preoccupante – precisa - se si pensa ai tanti lavoratori che da due mesi non hanno notizie sulla loro situazione occupazionale. Pertanto, la Regione Puglia e il Comune di Santa Cesarea Terme hanno il dovere morale, oltre che politico, di mettere da parte i contrasti politici e le ripicche personali aprendo subito uno spazio di confronto per il rilancio sia aziendale che occupazionale delle Terme. Si tratta di atto di grande responsabilità che l'intero territorio attende ormai da anni”.

E sul risanamento ed il rilancio delle Terme di Santa Cesarea interviene anche il consigliere regionale, Salvatore Negro, che ritiene che la logica avrebbe richiesto la nomina di un amministratore unico o, al limite, la riduzione degli amministratori da 5 a 3: “La Regione Puglia, socio di maggioranza, non ha voluto ascoltare ragioni, fra l’altro rinnovando l’incarico a chi negli ultimi anni non ha certo gestito con oculatezza la società per azioni. Siamo alle solite –continua il capogruppo Udc – Si continuano a mantenere in vita discutibili carrozzoni politici il cui unico obiettivo è quello di assicurarsi qualche poltrona in più”.

“In tempi di crisi – prosegue -, come quelli che stiamo vivendo, la nomina di un amministratore unico avrebbe comportato un bel risparmio per le casse dell’ente e avrebbe assicurato un’amministrazione più dinamica e incisiva della società rispetto al passato. Fra l’altro ci appare paradossale, oltre che politicamente e legittimamente discutibile, la riproposizione come presidente della spa di chi ha chiuso in passivo il bilancio degli ultimi 3 anni”.

“Allo stesso tempo – conclude Negro – ci auguriamo che almeno la Regione metta in campo ogni sforzo per dare una risposta ai 120 dipendenti stagionali a cui quest’anno non è stato rinnovato il contratto. A loro assicuriamo, a tal proposito, il nostro impegno e la nostra solidarietà”.

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