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Economia

Turismo, la Puglia scalda i motori: alla Bit di Milano verso un nuovo boom

I dati del 2022 mostrano una ripresa anticipata dei flussi, specie stranieri, trainati in particolare da Bari e Lecce. I dati dell'Osservatorio e la visita allo stand della ministra Santanchè

MILANO – Il risveglio è arrivato prima del previsto. Dopo l’inevitabile colpo dovuto alla pandemia, diversi analisti pensavano che sarebbe stato il 2023 l’anno di un ritorno imperioso dei flussi turistici in Puglia, specie quelli internazionali. E, invece, il bilancio stilato alla Borsa internazionale del turismo in svolgimento a Milano, parla chiaro: dal report 2022 dell’Osservatorio turistico della Regione Puglia, emerge un aumento dell’8,5 per cento degli arrivi e dell’11 per cento delle presenze. Superando persino l’anno del boom, che fu il 2019.  

La presentazione dei dati è avvenuta alla presenza di Gianfranco Lopane, assessore al Turismo, sviluppo e impresa turistica della Regione Puglia e di Luca Scandale, direttore generale dell’Agenzia regionale del turismo Pugliapromozione. Come relatori, anche Livio Chiarullo (responsabile dell’Osservatorio turistico Pugliapromozione), Mara Maggiore (Osservatorio turistico Pugliapromozione), Damiano De Marchi (Data Appeal Spa) e Stefano Modroni (Engineering Spa).

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“Quattro milioni di arrivi e cinque milioni di presenze, per la Puglia il 2022 è stato il boom”, ha esultato Scandale. “Abbiamo superato del 2 per cento le presenze del 2019 che era l’anno dei record. Sostanzialmente, l’Italia, è al –10 per cento rispetto al 2019 e la Puglia registra un +2 per cento, ma anche io mi ero sbagliato, credevo che la ripresa sarebbe stata nel 2023, è invece è già avvenuta l’anno passato. Ma, soprattutto, maggio-giugno e settembre-ottobre – ha aggiunto Scandale –danno la misura della stagione che si allunga, con una permanenza media di 3,8 notti”. In sostanza “crescono soprattutto i turisti stranieri”, spiega Scandale e prende sempre più piede la destagionalizzazione.

Dal report 2022 dell’Osservatorio Turistico della Regione Puglia emerge come la Germania sia in testa alla classifica regionale dei mercati esteri per numero di pernottamenti (800mila presenze), mentre la Francia conferma il primo posto nel ranking degli arrivi stranieri (217mila).

La movimentazione turistica regionale ha raggiunto i valori del 2019 e chiude l’anno con 4,2 milioni di arrivi (-0,5 per cento rispetto al 2019) e 15,7 milioni di presenze (+2% rispetto al 2019). In sostanza, la lettura fornita è questa: si resta in Puglia più a lungo rispetto al passato.

I luoghi

La provincia di Bari accoglie il 28 per cento degli arrivi regionali, seguita dalle province di Lecce (27 per cento), Foggia (22 per cento), Brindisi (13 per cento), Taranto (7 per cento) e Barletta-Andria-Trani (4 per cento). Nel 2022 sul podio delle destinazioni per arrivi si collocano Bari, Vieste e Lecce. Gli incrementi maggiori, con oltre 10mila turisti in più rispetto al 2019, sono stati registrati dai comuni di Vieste, Ostuni, Monopoli, Ugento, Polignano e Gallipoli.

Video | Le dichiarazioni

Nel corso degli eventi della Bit è stato mostrato anche il primo prototipo della nuova Data Platform dell’ecosistema cultura e turismo, un sistema per il monitoraggio, l’analisi, la visualizzazione e l’integrazione dei dati relativi al settore “turismo e cultura”.

Il sentiment online

Attraverso la piattaforma Data Appeal Studio, già in uso a Pugliapromozione, Damiano De Marchi - Tourism & Destination Expert di The Data Appeal Company - ha presentato i principali dati relativi al sentiment online della destinazione Puglia. Dagli oltre 1,6 milioni di contenuti oggetto di analisi, si rileva un Sentiment Index complessivo di 87,1/100, quindi un livello molto elevato di soddisfazione da parte di chi ha visitato la Puglia nel 2022, stabile rispetto al 2021. Tra le province pugliesi, Brindisi registra il valore più elevato (87,6/100) e Foggia quello più basso (86,1/100), con un intervallo di valori comunque racchiuso entro un grado di soddisfazione molto positivo.

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Dal punto di vista delle tipologie di viaggio, le coppie sono il segmento di visitatori più presente (53 per cento), con un Sentiment Index di 87,8 su 100. Seguono le famiglie (25,3 per cento), registrando un incremento rispetto al 2021 di 2 punti percentuali e un Sentiment Index leggermente più basso, di 86,9 su 100. Ancora marginale il peso di chi visita la Puglia per lavoro, analizzato dal punto di vista dei contenuti online.

L’esperienza dei visitatori premia la bellezza dei luoghi pugliesi, la pulizia delle camere - in particolare nella ricettività extra-alberghiera - e le esperienze guidate, mentre ci sono margini di miglioramento sul rapporto qualità/prezzo percepito dei vari elementi della vacanza pugliese.

Uno stand più grande

Per quanto riguarda lo spazio espositivo, quest’anno più grande, e le visite già raggiunte nelle prime ore, l’assessore Lopane manifesta piena soddisfazione. “Il fatto che le performance del 2022 siano superiori a quelle del pre-pandemia, ci dà la possibilità di guardare con grande determinazione a questa nuova stagione”, commenta. “Apriamo a pieno titolo la stagione 2023 puntando a migliorare l’offerta turistica regionale”.

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Fra i visitatori dello stand pugliese, la ministra del Turismo Daniela Santanchè. “Come Puglia devo dire che avete avuto imprenditori lungimiranti, capaci di fare offerta turistica di qualità così da alimentare flussi turistici nella vostra regione, che è bellissima”, ha evidenziato. “Bisogna lavorare, spendere i soldi del Pnrr e spendere soprattutto i Fondi europei di coesione e sviluppo. Dobbiamo aiutarci insieme come squadra – ha aggiunto la ministra –, e migliorare anche le infrastrutture che sono un punto importante per far aumentare i flussi turistici”.

“In Puglia vivete in una regione meravigliosa, siete fortunati”, ha proseguito la ministra. “Però, ricordatevi che quando promuovete la Puglia, fate il cappello sull’Italia perché siamo il terzo marchio al mondo. Abbiamo un elemento competitivo che ci differenzia da tutti gli altri come Italia”.

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