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Venerdì, 26 Aprile 2024
Il progetto discusso / Caprarica di Lecce

Forno crematorio a Caprarica, ricorrente rinuncia alla richiesta di sospensiva

Svolta nel corso della discussione al Tar di Lecce, che doveva esprimersi sul ricorso presentato dalla proprietaria di uno dei terreni interessati dalla realizzazione dell’opera. Il sindaco esulta ma il dibattito resta aperto

CAPRARICA DI LECCE – Non verrà sospesa la procedura amministrativa condotta dal Comune di Caprarica di Lecce per la realizzazione sul proprio territorio di un forno crematorio: è quanto emerso dalla discussione odierna al Tar di Lecce, con al centro la richiesta di sospensiva sollevata dalla proprietaria di uno dei terreni su cui dovrà sorgere l’opera. Nel dibattimento si era costituito come ricorrente contro la procedura anche il comitato spontaneo, che da qualche mese, manifesta la propria contrarietà all’intervento.

La procedura, dunque, per il momento andrà avanti, vista, come già specificato, la decisione della ricorrente, che, nel corso della discussione, ha rinunciato alla propria azione, accogliendo l’invito del presidente del collegio, Antonio Pasca, che non ha rilevato, dagli elementi emersi fin qui, un concreto pregiudizio per accogliere il ricorso e procedere alla sospensiva.

Le obiezioni poste nascevano su presupposti urbanistici e ambientali: nel caso della ricorrente, la donna lamentava, nella sostanza, la comunicazione del possibile futuro esproprio di un suo appezzamento per permettere la costruzione dell'impianto, oltre a perplessità di carattere ambientale e di salute derivanti dal progetto stesso. E sull’aspetto ambientale e sanitario da mesi preme soprattutto il comitato “No Forno crematorio”, sul cui intervento davanti al Tar, in sede di dibattito, i legali del Comune hanno posto una questione di inammissibilità, sostenendo che non avrebbe depositato prova della propria esistenza giuridica.

Gli elementi alla base della richiesta non hanno convinto il giudice del Tar e hanno portato il presidente all’invito di rinuncia alla domanda di sospensiva posta in premessa e a riformulare eventualmente in futuro un ricorso, basato su un concreto pregiudizio, per ora, non ravvisato. Su quanto avvenuto è intervenuto l'avvocato del comitato (qui le sue precisazioni).  

Il Comune di Caprarica, rappresentato dagli avvocati Danilo D’Arpa e Fabio Patarnello, potrà proseguire l’iter finalizzato alla realizzazione dell’impianto crematorio, pur nella consapevolezza che la partita degli eventuali ricorsi, degli approfondimenti di merito e delle polemiche non si sia chiusa, vista l’attualità del tema e le molte resistenze ancora esistenti. 

Dal canto suo, il sindaco, Paolo Greco, che già in passato aveva esternato perplessità rispetto alle contestazioni al progetto, esprime “piena soddisfazione”, ringraziando i legali che “sono stati di grande supporto per questo delicato passaggio della procedura”: “Si è finalmente posto un freno – dichiara - all’esagerazione dell’ennesimo no a qualcosa, che è pretestuoso e dilatorio, oltre che un costo per il Comune che finiscono per pagare i cittadini”.

Greco ribadisce che l’amministrazione, proseguendo nella procedura, attenderà il progetto esecutivo con tutti i pareri definitivi delle Autorità preposte, ovvero Asl, Arpa, Autorità idrica di Bacino, Aqp: in quel passaggio si potrà aprire un confronto, a suo dire, con esperti della materia, considerando “che – afferma - il sindaco è autorità sanitaria del paese e, quindi, come previsto dal Consiglio di Stato in relazione al caso di Civitavecchia, potrà apporre ulteriori limitazioni o vincoli che fossero necessari o opportuni”.

“La cittadinanza - conclude Greco - chiede di essere rassicurata e sarà nostra cura e premura farlo, carte alla mano, con dati effettivi. Chi soffia sul fuoco delle paure e specula sulle malattie ha trovato la strada sbarrata questa mattina”.

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