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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica Otranto

"Aldo Moro": si riparte martedì con qualche disagio

L'assemblea pubblica ha dato risposte sull'inizio dell'anno scolastico: si parte martedì, appoggiandosi alle scuole elementari e all'Auditorium. Nel dibattito, anche qualche scintilla

OTRANTO - Chiarezza, per ripartire. L'assemblea pubblica sul caso della scuola "Aldo Moro" di Otranto, tenutasi nella sala triangolare del Castello aragonese, è servita ad un confronto aperto sulle prospettive dell'imminente anno scolastico 2009-2010, tra genitori degli alunni e le istituzioni politiche e scolastiche, dopo i dubbi dei giorni scorsi, dovuti al crollo all'interno dell'edificio di una parte consistente dei solai. La scuola ripartirà regolarmente martedì prossimo, anche se, come preannunciato dal preside dell'istituto comprensivo locale "ci attende una prima parte del nuovo anno scolastico difficile, dove tutti dovremo sforzarci per affrontare i disagi".

Come annunciato nei giorni scorsi, i luoghi che andranno a sostituire l'edificio scolastico fino al termine di ottobre, scadenza ultima, secondo le previsioni ottimistiche dell'amministrazione comunale, saranno fondamentalmente due: tre sale saranno concesse dalla curia arcivescovile di Otranto presso i locali dell'Auditorium "Porta d'Oriente" in via Sforza; le restanti classi troveranno collocazioni nel plesso di via Giovanni XXIII, dove sono già ospitate le scuole elementari, sfruttando meticolosamente tutti gli spazi all'interno della struttura. L'Istituto comprensivo di Otranto, nonostante i problemi legati alle vicissitudini edilizie, è uno tra i più prestigiosi dell'intera provincia, tanto da essere stato scelto insieme ad altre sette scuole della provincia per alcuni progetti sperimentali voluti dal Ministero dell'Istruzione: del resto, l'"Aldo Moro" è il primo istituto della provincia ad organizzare il servizio mensa e il primo ad essersi dotato di lavagne multimediali, che nel futuro diverranno obbligatorie per tutti i plessi scolastici.

La notizia, dunque, tanto attesa era proprio quella della regolare riapertura delle lezioni. Nel corso dell'assemblea, tuttavia, non sono mancati momenti di tensione: il sindaco di Otranto, Luciano Cariddi, ha inteso chiarire alcuni punti dell'intera vicenda, sottolineando come qualcuno abbia voluto strumentalizzare politicamente la questione. Pertanto, ha ribadito gli interventi predisposti dalla sua amministrazione, confrontandoli con quanto, invece, fatto (o meglio, a suo giudizio, non fatto) da chi l'ha preceduto. Ha chiesto la parola il consigliere provinciale, Francesco Bruni, già predecessore dello stesso Cariddi, che ha voluto puntualizzare che chi ha posto la questione sul piano politico sarebbe stato lo stesso primo cittadino, rispondendo alle domande postegli da LeccePrima: per Bruni, se l'opposizione avesse voluto davvero polemizzare avrebbe potuto chiedere che fossero dati meno finanziamenti ad "Ottocento" (l'opera popolare che il comune ha cofinanziato quest'estate) e più agli edifici; pertanto, nell'ottica costruttiva, l'ex sindaco ha introdotto un punto all'ordine del giorno per il prossimo consiglio comunale sulla manutenzione degli edifici scolastici otrantini.

Pronta la replica del sindaco, che ha sottolineato come "tutti dicono di non voler polemizzare, però, poi si concedano battute che vanno in tutt'altra direzione": riferimento, appunto, al passaggio su "Ottocento" che Cariddi ha voluto difendere come scelta amministrativa di spettacolo e promozione del territorio e della storia locale. Nel dibattito, è intervenuto anche l'assessore all'urbanistica, Francesco Vetruccio, che ha ribadito come il "caso" sia comunque stato fatto passare mediaticamente e strumentalmente come "un'emergenza". L'ultimo intervento è stato quello del preside, che ha precisato di non aver voluto fare fino ad allora dichiarazioni pubbliche su quanto accaduto, ma che ha puntualizzato di non essere mai stato informato della relazione, fatta dall'Ufficio Tecnico, su quanto accaduto: "In quanto responsabile dell'edificio e della sicurezza dei dipendenti e degli alunni, dovevo essere informato, perché a rispondere di eventuali mancanze, poi, è il sottoscritto". Il dirigente scolastico ha, quindi, invitato tutti alla collaborazione, per garantire il corretto svolgimento delle lezioni, passaggio apprezzato dai genitori che, a loro volta, hanno definito "stucchevoli" le punzecchiature in sala del ping-pong politico, ribadendo che "a noi interessa solo sapere dove portare i nostri ragazzi e se staranno in un ambiente sicuro".

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