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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

Aloisi bacchetta Perrone sui trasporti. Con sarcasmo

Il consigliere regionale scrive una lettera natalizia al sindaco, invitandola a dare risposte importanti in materia di trasporti cittadini: tra le questioni sollevate, la precarietà degli autisti Sgm

LECCE - Una missiva ironica, sarcastica, a mo' di letterina in preparazione delle imminenti feste, indirizzata a Babbo Natale, con alcune delle richieste pressanti del popolo leccese soprattutto in materia di mobilità cittadina. La scrive il responsabile regionale di "Azzurro Popolare", Aldo Aloisi, ad un Babbo Natale molto particolare, che ha le fattezze giovani ed istituzionali del primo cittadino del capoluogo, Paolo Perrone. Il perché di questa singolare scelta del consigliere regionale si trova probabilmente nelle tante attese esplorate in città, nei disagi di molte famiglie e nell'attenzione posta ad alcune problematiche centrali come la precarietà degli autisti della Sgm e i trasporti che non decollano a Lecce.

Aloisi ribadisce che "sarebbe bello impegnarsi a difendere i sogni dei tanti leccesi che hanno scritto a Babbo Natale chiedendo un città dinamica e fluida, snella e innovativa", anche perché c'è un sindaco giovane e "si meritano di poter condividere tale stagione della vita anche nelle difficoltà urbane di ogni santo giorno". Nella famosa "letterina", a cui Aloisi fa riferimento, il consigliere immagina che i leccesi abbiano invocato una città "vivibile, con meno code e più servizi. Magari veloce negli spostamenti, e non ferma al semaforo". La citazione del filobus, "vecchio regalo, purtroppo ancora incartato sotto l'albero", è d'obbligo: "I leccesi vorrebbero poterci giocare, col giocattolo nuovo: utilizzarlo negli spostamenti per essere puntuali e abbandonare le auto riducendo lo smog che ammorba l'aria".

C'è appunto la richiesta "accorata" degli autisti Sgm, da anni incastrati nel precariato: "Sono fermi al palo - afferma Aloisi -, così hanno scritto a Santa Klaus: vorrebbero, come tanti cittadini, che i fili sparsi per le strade si elettrizzassero per accendere la mobilità. Si aspettano che, quando il servizio sarà attivato, ci si rivolga alle graduatorie su cui sono impressi i loro cognomi per allestire la nuova squadra di autisti comunali. Tanto più che conoscono la città meglio delle renne del paffuto dispensatore di doni e non si comprenderebbe altrimenti un nuovo concorso con tutti quei quattrini già spesi. Sono lavoratori esperti e da tempo attendono la stabilizzazione, una città solidale come la nostra non può scordarsi di loro proprio ora che è tempo di gaudio".

Aloisi annuncia di voler continuare a battersi finché non ci sarà un "trasporto efficiente affidato alle manovre sapienti dei tanti autisti Sgm in attesa di risposta". Il consigliere regionale chiede a Perrone di evitare "la solita figura dei tronfi politici che fanno i comizi e poi si scordano": "Facciamo così - conclude - diamoci da fare per davvero. Nella calza mettiamoci una risposta seria per le famiglie leccesi che vogliono raggiungere le mete cittadine con poco sforzo e molta fretta e per quelle dei conducenti che sono orgogliosi di servire con competenza e abnegazione tutti noi. In fondo è un regalo al buon senso. Una città plurale si costruisce così. Ché poi viene la Befana ed io il carbone non lo voglio".

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