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Domenica, 28 Aprile 2024
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Approvato bilancio provinciale: "Parte nuovo corso"

Il consiglio della Provincia di Lecce approva a maggioranza l'assestamento generale di bilancio 2009. Gabellone: "Si dà avvio ad un nuovo corso". L'opposizione: "Visto che i conti erano a posto?"

LECCE - Con 29 voti favorevoli e 5 astenuti (Cairo, Poli Bortone, Martini, Frasca e Tundo) il consiglio Provinciale, riunito in seduta ordinaria a Palazzo dei Celestini, ha approvato il Bilancio di Previsione per l'Esercizio Finanziario 2009 - Assestamento Generale. Dopo il riequilibrio di bilancio nel settembre scorso per 5,4 milioni di euro, l'assise quest'oggi ha provveduto ad approvare l'assestamento 2009, al fine di assicurare il mantenimento del pareggio di bilancio, per oltre 1,5 milioni di euro.

Nel corso della sua relazione, l'assessore provinciale ai Servizi Finanziari, Silvano Macculi, ha chiarito come, nonostante questo, "restino le criticità finanziare per oltre 17 milioni di euro", spiegando come la verifica finanziaria in atto sia come un palazzo a cinque piani: "Il primo piano - ha affermato - è il riequilibrio dei debiti (5,4 milioni di euro), già fatto nel settembre scorso e, dunque, livello già superato.

Ora la verifica finanziaria passa attraverso gli altri quattro livelli di posizione debitorie. Il secondo piano è rappresentato dalla voce entrate sottostimate (2,8 milioni di euro); il terzo livello sono le pretese creditorie ed i debiti fuori bilancio (5,6 miloni di euro); il quarto piano sono gli swap (3,8 milioni di euro); il quinto ed ultimo livello la verifica dei residui attivi e passivi, ancora in via di quantificazione ma attestatisi ai 5,4 milioni di euro". Macculi ha sottolineato come "con grande fatica l'Ente sia riuscito a mettere i conti del 2009 in ordine", ritenendo questo un "presupposto fondamentale per poter affrontare con grande serenità il 2010 ormai alle porte".

Il presidente provinciale, Antonio Gabellone, ha dichiarato: "L'approvazione dell'assestamento generale di bilancio ha, di fatto, tracciato un percorso rispetto a cui lavorare, un percorso obbligato che avvia una rimodulazione delle attività, che comporterà dei sacrifici durissimi per il 2010. Prendo atto del clima di disponibilità di percorrere assieme un cammino di risanamento, per creare situazioni verso cui lavorare e che consentano di riportare l'Ente verso un pareggio di bilancio".
"L'atto votato a maggioranza - ha proseguito Gabellone - è il punto di partenza per lavorare con chiarezza nei prossimi mesi, per attivare processi virtuosi di sviluppo economico e sociale".

Soddisfazione è stata espressa dal capogruppo del Pdl a Palazzo dei Celestini, Biagio Ciardo, che ha evidenziato come "l'amministrazione Gabellone sin dal primo momento ha messo mano ad una serie di iniziative per coprire il disavanzo ereditato dalla passata consiliatura". Il consigliere Roberto Marra ha chiarito come il bilancio odierno si differenzi da quello ereditato, "che presentava forzature ed occultamento di debiti".

Il presidente della Commissione Bilancio, Paolo Cairo, ha espresso qualche preoccupazione per l'assestamento soprattutto riguardo alla voce sul personale dipendente: "Quest'aspetto - ha spiegato - dovrebbe essere obbligatoriamente inserito nel bilancio, prevedendo una spesa di circa 180mila euro: mi attendo, per questo, il massimo impegno da parte dell'esecutivo".

Loredana Capone ha sottolineato come "oggi finalmente si sia fatta chiarezza e positivamente riguardo al bilancio. La Provincia ha rispettato il patto di stabilità e non è una Provincia colabrodo come si vuole fare intendere. Questo bilancio con l'assestamento generale passa con una dichiarazione di pareggio, a testimonianza che questa è una Provincia sana, che onora i propri debiti senza violare minimamente il patto di stabilità". Il consigliere Alfonso Rampino ha affermato che l'opposizione "offre un ruolo propositivo e costruttivo per contribuire alla programmazione finanziaria per il prossimo anno".

Il Consiglio provinciale ha poi approvato all'unanimità un ordine del giorno riguardante la Coopersalento di Maglie: una mozione relativa a questo argomento, presentata dal consigliere di opposizione Sergio Blasi, è stata trasformata in ordine del giorno concordato da tutti i capigruppo e successivamente approvato all'unanimità. Con questo atto, il consiglio provinciale ha impegnato il presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone ad attivare tutte le iniziative necessarie per la sensibilizzazione dei soggetti e degli enti competenti al fine di ottenere l'obiettivo della bonifica dei siti contaminati dall'impianto magliese e a dare priorità, nell'ambito dei lavori del tavolo istituzionale presso la Prefettura di Lecce, all'individuazione di percorsi che garantiscano ai lavoratori possibili e rapide soluzioni del problema occupazionale.

Sempre all'unanimità è stata votata la mozione proposta dal gruppo consiliare "Io Sud" in merito all'eventuale insediamento di un sito nucleare sul territorio regionale: con essa il consiglio provinciale ha impegnato il presidente Gabellone, anche in veste di assessore all'Ambiente, ad esprimere al Governo nazionale ed in tutte le sedi istituzionali, la propria volontà di non acconsentire all'eventualità di un insediamento nucleare sul territorio regionale.

Unanimi consensi ha incontrato, infine, l'ordine del giorno, primo firmatario il consigliere Biagio Ciardo, in merito alla convenzione Enel sulla centrale di Cerano, con cui il consiglio provinciale ha impegnato il presidente della Provincia a proseguire il suo impegno a tutela degli interessi del territorio ed ha invitato i comuni leccesi maggiormente interessati e tutte le forze politiche e sindacali della provincia ad intensificare la loro azione presso la Regione, il Comune e la Provincia di Brindisi, per ottenere, essendo pieno il diritto di partecipazione, l'inclusione della rappresentanza leccese nella delegazione trattante con Enel.

L'opposizione: "Dimostrato oggi come il buco sbandierato non esiste". E, a margine del consiglio provinciale, il gruppo consigliare del Pd, ha affidato ad una nota ufficiale, la propria considerazione in merito alla vicenda del dissesto finanziario presunto dell'ente: "Un'analisi dell'atto contabile deliberato fa emergere chiaramente - affermano i consiglieri - come, seppure con qualche sofferenza che si riscontra in tutti gli Enti Locali, determinata tra l'altro dall'attuale momento di crisi economica, il ‘buco' tanto sbandierato in questi mesi dalla maggioranza di centrodestra risulta ormai una cantilena a cui non crede più nessuno perché non riscontrabile dai documenti approvati".

"Il Bilancio di previsione elaborato ed approvato nella primavera scorsa - proseguono - aveva dunque basi solide, era sano, come attestato dal Collegio dei Revisori dei Conti e sottolineato dal Difensore Civico nella sua relazione annuale. L'assestamento, come recita l'art. 175, comma 8 del D.Lgs. 267/2000, ha assicurato il mantenimento del pareggio di Bilancio. Per cui, l'anno finanziario, dopo l'equilibrio contabile approvato lo scorso ottobre, oggi si chiude in pareggio di Bilancio, con il rispetto del patto di stabilità e senza che le pretese creditorie siano state considerate nell'operazione contabile di assestamento, a conferma del fatto che non erano in alcun modo debiti certi ed esigibili, ai quali il centrosinistra non aveva dato copertura. Erano e sono, piuttosto, voci creditorie ad oggi tutte da approfondire, senza le caratteristiche di riconoscibilità come debiti ai sensi dell'art. 194 del D.Lgs. 267/2000". A questo punto, secondo il Pd si dissolvono "come neve al sole" le dichiarazioni di possibili "buchi" o eventuali "dissesti", che avevano generato nei mesi scorsi tanto "inutile allarmismo".

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