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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica Casarano

Cambia la pianta organica, ma si discutono i criteri

L'amministrazione De Masi di Casarano rivede la strutturazione dell'ente e della pianta organica, ma Area Democratica contesta i criteri dei bandi: "Titolo di studio e di servizio siano equiparati"

CASARANO - Il comune di Casarano cambia volto, attraverso la rivisitazione della macrostruttura dell'ente e la rideterminazione della pianta organica, entrambe rimaste sostanzialmente invariate per più di un ventennio. Ad annunciarlo è la stessa amministrazione locale, definendo l'operazione, nata all'interno di un "lungo e costruttivo confronto" tra il sindaco Ivan De Masi, l'assessore al personale Loredana Torsello, gli uffici preposti e le organizzazioni sindacali.

Un confronto che ha dato i "suoi frutti", con ben 35 concorsi pubblici, i cui bandi sono stati pubblicati nei giorni scorsi, ed un risparmio, secondo l'amministrazione, di oltre 400mila euro sul costo del personale: "Questa manovra - spiega De Masi - mira alla stabilizzazione del funzionamento degli uffici, limitando il fenomeno del precariato attraverso 14 assunzioni a tempo indeterminato, il cui concorso prevede delle premialità per chi ha già lavorato negli enti pubblici".

"Abbiamo cercato, in questo modo - dichiara il sindaco -, di porre in essere la nostra visione strategica dell'ente, che ci consentirà di traghettare il comune nel futuro. Allo scopo di garantire il miglior funzionamento di ogni ufficio, abbiamo seguito i criteri dell'efficienza, della valorizzazione del personale e dell'ottimizzazione delle risorse. Sappiamo che un'operazione di questa portata comporta dei sacrifici, ma tutto ciò è assolutamente necessario per rendere la macchina amministrativa al passo con i tempi".

Va in questa direzione il bando di concorso per 21 progressioni verticali, che consentiranno a quanti abbiano i requisiti per farlo di poter concorrere per un avanzamento di carriera; il che di certo rappresenta un incentivo ed una gratificazione professionale per gli stessi dipendenti comunali. Stanti i presupposti, un ruolo importante sarà giocato anche dalla formazione del personale: "Abbiamo concepito la rivisitazione della pianta organica - aggiunge l'assessore al personale Loredana Torsello - ritenendola un'assoluta priorità. Se, infatti, sino a vent'anni fa un ente locale poteva benissimo funzionare con molti dipendenti di categoria inferiore, deputati a compiti di tipo prettamente manuale, oggi questo non è più possibile. L'autonomia di cui godono i comuni ha investito questi ultimi di responsabilità prima sconosciute nell'ambito degli enti locali. Il buon funzionamento della macchina amministrativa richiede, oggi, personale più qualificato di quanto non fosse un tempo. I benefici ricadranno non solo sullo stesso ente, ma anche e soprattutto sui cittadini".

Nello specifico, la riorganizzazione globale dell'ente si fonda sull'individuazione di tre macro-aree: l'amministrazione ha approvato, con una recente delibera di giunta, il programma del nuovo fabbisogno del personale per il triennio 2009-2011, secondo il quale si passerà dagli attuali 163 a 148 dipendenti, distribuiti in tre settori: servizi interni, servizi al cittadino e sviluppo locale.

"Si tratta di una manovra coraggiosa - conclude il sindaco - che cerca di conseguire un risultato importante, proponendo un vero e proprio cambiamento culturale. Inoltre, mi piace evidenziare come ciò sia il frutto di un grande lavoro svolto dall'amministrazione e dai nostri uffici, che hanno fatto tutto questo a costo zero per le casse comunali. E posso assicurare, in tutta coscienza, che la rideterminazione della dotazione organica, così come l'abbiamo pensata, è quanto di più rispondente alle effettive esigenze dell'ente. Qualsiasi società esterna, per realizzare uno studio come questo, avrebbe certamente chiesto un compenso di diverse decine di migliaia di euro. Anche questa scelta, oltre a rispondere a criteri di risparmio, è un segnale forte che abbiamo voluto lanciare, proprio perché siamo fermamente convinti che un ente deve essere posto nelle condizioni di andare avanti con le proprie forze".

Ma il gruppo simpatizzanti di Area Democratica in Casarano, movimento inaugurato da Dario Franceschini nell'autunno 2009, rende note alcune considerazioni in merito proprio ad alcuni bandi emanati dal comune di Casarano in questi giorni festivi per l'assunzione a tempo indeterminato di alcune unità, ritenute "a vantaggio di singoli e non della comunità salentina". Area Democratica accettando la volontà di assunzione di personale, in base ad apposita delibera, contesta la valutazione indicata dagli stessi nell'ambito della procedura concorsuale dei bandi, in riferimento ai titoli di studio, titoli di servizio e titoli professionali.

Premettendo che Ad ed i suoi simpatizzanti si dicono favorevoli all'emanazione di nuovi bandi, sottolineano, però, l'ingiusta sproporzione nella "valutazione e nell'attribuzione del punteggio dei titoli nei confronti di tutti i possibili concorrenti, ma a vantaggio di singoli".

"Se si mantiene il bando emesso a Casarano - si afferma - ciò significherebbe che in qualunque comune del nostro povero Sud Italia se un cittadino di un qualunque comune d'Italia che abbia conseguito una preparazione universitaria eccellente, master specifici ed inoltre esperienze professionali importanti in studi di alto valore nazionale non ha la quasi benché minima opportunità di vincere i suddetti concorsi, a favore magari di soggetti che negli anni hanno avuto esperienze lavorative in qualunque Comune del Sud Italia probabilmente per chiamata ad personam (come spesso accade al Sud)".

"È questa - si chiedono - l'idea di meritocrazia ottimale che intende l'attuale sindaco? È questa la gestione della pianta organica del comune che ci proietterebbe nel futuro? È questa la metodologia utilizzata per bandire nuovi bandi ? Ricordiamo alla comunità ed a tutti i cittadini della nostra amata città che il Comune non è un'azienda privata (per fortuna), ma un ente pubblico".

Area Democratica a tal fine ed a tutela dei diritti di tutta la comunità chiede con urgenza alla Giunta ed agli organi comunali una revisione dei suddetti bandi, "ri-proporzionando come giusto che sia a nostro avviso i criteri di valutazione dei titoli rapportandoli alla stragrande maggioranza dei bandi emanati dai migliaia dei piccoli, grandi Comuni d'Italia" ed "equiparando i titoli di studio e professionali a quelli di servizio".

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