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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Cento cantieri per la Puglia: Poggiardo, prima protesta

Vendola ha promesso 100 cantieri in 100 giorni in Puglia, ma arriva già il primo distinguo del sindaco di Poggiardo: "Solo propaganda: il progetto che ci riguarda ha già visti affidati i lavori"

POGGIARDO - Cento cantieri in cento giorni, un progetto di quotidianità lanciato dal presidente della Regione, Nichi Vendola, circa due settimane fa, per muovere l'economia della Puglia: una sfida del buon governo su cui puntare risorse ed attenzioni. Interventi, tutti appaltati, in fase di cantierizzazione entro dicembre, come ha spiegato lo stesso Vendola, usufruiscono di un investimento da circa 91milioni di euro.

La localizzazione dei siti cantieri è così suddivisa nelle province: 26 riguardano il territorio di Bari, 10 quello della Bat, 10 quello di Brindisi, 22 Foggia, 22 Lecce e 10 Taranto. Nove sono le infrastrutture in senso stretto, 16 quelle sanitarie, 17 quelle socio-sanitarie, 45 i servizi per l'infanzia e 13 per la difesa del suolo (https://100cantieri.regione.puglia.it/index.php/100-cantieri.html ).

Ma c'è già chi inizia a polemizzare sull'elenco reso noto: tra questi, il sindaco di Poggiardo, Silvio Astore, che sostiene come vedendo l'opera da realizzare nel suo comune sorga spontanea la domanda sul criterio seguito dalla Regione per la composizione dello stesso: "Il dubbio - afferma -infatti che ci sia stata una consapevole mistificazione, quantomeno nel caso di Poggiardo, in merito all'individuazione delle opere da inserire tra le 100 risulta più che lecito".

Secondo Astore, non possono ignorare in Regione che i lavori definiti "interventi di adeguamento dello scarico finale acque bianche e della rete pluviale cittadina" dell'importo di € 3.759.900, ossia dell'opera da realizzare a Poggiardo inserita nell'elenco dei 100 cantieri, risultino già affidati il 29 giugno (e comunicati in regione il 15 luglio successivo), "perché frutto di un percorso lungo e vecchio di diversi anni in cui la Regione Puglia ha avuto il solo biasimabile merito di allungarne sensibilmente i tempi".

"Quei lavori - dichiara il primo cittadino - sono infatti il frutto di una richiesta di finanziamento, a valere sui fondi P.o.r. Puglia 2000/2006, presentata dal comune di Poggiardo nel lontano 2004 per la realizzazione della fognatura pluviale al servizio dell'abitato e l'adeguamento del recapito finale delle acque meteoriche, essendo Poggiardo zona a forte rischio idrogeologico".

"Una prima graduatoria - prosegue Astore - con l'allora governo Fitto vedeva Poggiardo collocato al 67° posto sui 123 utili per essere ammessi a finanziamento, mentre una seconda graduatoria realizzata dal subentrante governo Vendola confinava in modo sciaguratamente inspiegabile Poggiardo al 124° posto senza alcuna speranza quindi di ottenere finanziamento. Ci si è quindi trovati costretti a ricorrere al Tar fino alla decisione della Regione (nel 2008) di abbassare al 116° posto la possibilità di finanziamento e alla sacrosanta concessione dello stesso (ridotto però del 25% rispetto a quello chiesto nel 2004, passando da 4milioni 980mila euro ad 3milioni 735mila euro)".

Per Astore appare evidente come non si spossa parlare nel caso di Poggiardo "né di apertura di nuovo cantiere, né di accelerazione di procedure amministrative, ma dell'esatto contrario, con l'aggravante di aver costretto il Comune a sostenere ingenti spese legali per farsi riconoscere il diritto a essere finanziato": "La questione - ribadisce - quindi assume il sapore della beffa anche perché altre essenziali opere per il paese avevamo indicato nella lettera scritta il giugno scorso al Presidente Vendola all'indomani del suo discorso programmatico pronunciato in Consiglio regionale".

Il sindaco specifica di aver richiesto all'epoca, con fiducia il finanziamento di due progetti immediatamente cantierizzabili, predisposti dall'Amministrazione comunale, come il miglioramento degli accessi alla città e la riqualificazione del borgo antico: "Con amarezza - osserva - dobbiamo invece constatare che la propaganda ha avuto ancora una volta la meglio sulla politica e che di aiuti concreti, almeno noi qui a Poggiardo, non vedremo purtroppo ancora per un po' di tempo".

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