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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

Elezioni regionali: tra statistiche, veleni e ultimatum

Vendola secondo Ipr Marketing al 14° posto tra i governatori italiani per gradimento: ma è muro contro muro con Boccia. Nel centrodestra, ultimatum Poli al Pdl, prima della fuga solitaria in avanti

BARI - L'ormai tradizionale classifica del consenso, riconosciuto agli amministratori degli enti locali, realizzato da Ipr Marketing per il Sole 24 Ore, piazza il presidente pugliese, Nichi Vendola al 14° posto tra i governatori italiani, con un apprezzamento del 47%, più basso di due punti percentuali rispetto al 2008 e a circa tre rispetto al giorno della sua elezione. Un calo strutturale, che rappresenta il meno consistente nell'apposita graduatoria, salvo rare eccezioni. Brutte notizie per i sindaci, che sembrano quelli maggiormente colpiti da improvvisi cali di fiducia: in Puglia sorride Ippazio Stefano, con il 63% dei consensi (anche se con un meno 13% rispetto all'elezione), mentre Paolo Perrone dal 56,2% dell'insediamento, oggi registra un gradimento al 52%, quindi, ancora alto, nonostante le vicissitudini degli ultimi mesi. Tra i presidenti di Provincia, invece, Massimo Ferrarese resta quello più amato con il 56% del consenso, più o meno stabile rispetto al giorno della sua elezione. Sorride Antonio Gabellone che vede pressoché invariato il proprio dato al 51%.

Statistiche che servono ad alimentare il dibattito intorno alle vicine regionali pugliesi: nel centrosinistra, c'è attrito tra Vendola e Boccia, che sembrano ormai in una fase di muro contro muro (ma qualcuno in rete ironizza parlando di "mulo contro mulo", vista la lontananza di posizioni) e che stanno dando vita ad una sorta di conta degli alleati. Per Boccia, le primarie non sono un "diversivo", per Vendola sono "necessarie". Per il primo è "tempo delle scelte e di andare oltre il culto della personalità", per il secondo è "l'ora della buona politica e della partecipazione". Lo stesso senatore del Pd, Ignazio Marino, nei giorni scorsi, aveva invocato "un bravo esorcista per la Puglia con almeno trent'anni di carriera alle spalle", prima, però, di chiarire un punto fondamentale, che, cioè, di tutto si sta parlando, tranne di "programmi": "Come faccio a fare un accordo con Casini - aveva chiesto Marino - se non so neanche se lui vuole o no le centrali nucleari?".

Non ci sono meno problemi nel Pdl, dove, dopo tante ipotesi intorno al nome di Adriana Poli Bortone come candidata unica del centrodestra, sembrerebbe che la senatrice sia pronta a correre da sola con una fuga in avanti: sei liste pronte a sostenerla (Rifondazione Democristiana, partito dei Pensionati, Rinascita Popolare, Democristiani e Libertà, lista Per il Sud e Lega Meridionale) e saluti cordiali (ma forse strategicamente momentanei) a Fitto e company. Intanto, il Pdl non resta a guardare e fa scaldare il deputato barese, Antonio Distaso, pronto ad essere lanciato nell'agone politico.

Le dichiarazioni di oggi della Poli assomigliano molto ad un "aut-aut" al Pdl: "La mia dichiarazione favorevole ad un accordo tra Io Sud e Pdl - afferma la senatrice - resta valida e la confermo ancora oggi. Mi auguro soltanto che in tempi brevi si voglia porre fine alle indecisioni che stanno fortemente penalizzando il centro - destra pugliese con ingiustificabile ritardo nell'inizio della campagna elettorale. Sta dunque al Pdl, certo non a me, dire ora con chiarezza se vuole intraprendere un percorso insieme con Io Sud per riconquistare il governo della Regione in nome di comuni obiettivi per lo sviluppo del Meridione".

Ma c'è fermento anche in altre formazioni: Antonio Buccoliero, responsabile di "Alleanza Puglia" ribadisce come il suo movimento rappresenti un "valore aggiunto della coalizione di centrodestra, pronta a dare voce ed entusiasmo a quanti sono apertamente schierati dalla parte di una politica concreta". "Sono certo - prosegue Buccoliero - che dopo la scelta dell'Udc di schierarsi con il centrosinistra alle prossime regionali, Alleanza Puglia sarà un importante polo di attrazione per quanti sostengono una politica moderata, operativa e, soprattutto, capace di rappresentare un'inversione di tendenza rispetto a logiche di spartizioni del potere e di poltrone".

Prova di questo fatto sarebbe per lo stesso Buccoliero, l'adesione di consensi ad Ap, da nord al sud del Salento, con cittadini e ben 54 amministratori, che hanno trovato "un naturale approdo nell'azione politica e sociale di Alleanza Puglia": "Alla luce di questa concretezza e di questa serietà - conclude Buccoliero - mi sento di affermare con assoluta serenità che Alleanza Puglia può rappresentare quel valore aggiunto necessario al centrodestra per dare corso ad una nuova stagione per la Puglia e per i suoi abitanti".

Il consigliere regionale del Pdl, Saverio Congedo, critica, invece, lo stallo in cui versa il Pd in questa fase che "sta determinando un sempre più intollerabile ritardo nell'apertura del solo, vero confronto che interessa i Pugliesi, e cioè quello sulle questioni che li riguardano direttamente e talora anche drammaticamente, dal lavoro alla sanità, dalle infrastrutture ai servizi, dall'agricoltura all'ambiente": "In una guerra intestina senza più esclusioni di colpi - afferma Congedo -, quella che avrebbe dovuto essere l'espressione politica della ‘Puglia migliore' si sta dimenticando completamente della Puglia in quanto tale. La Puglia vera, quella che paga con le proprie tasche e sulla propria pelle i conti del malgoverno, è ormai ridotta a mera cavia di laboratori più o meno politici altrui, se non addirittura a preda designata di operazioni contrapposte di mero accaparramento di poltrone in assoluta continuità con l'assalto alla diligenza nel quale in questo quinquennio si sono parimenti esercitati apparati dalemiani e vendoliani, oggi all'ultima resa dei conti".

"Poco male - prosegue -, se questo riguardasse soltanto i destini di una coalizione agonizzante che sta pagando i suoi tradimenti ed i suoi fallimenti, ma non si può non evidenziare che ciò comporta un'intollerabile sottrazione al popolo pugliese del suo diritto al rendiconto di un quinquennio di governo e ad un confronto programmatico chiaro ed esaustivo sulle prospettive del prossimo. Nascondendosi dietro le sue lotte interne, la maggioranza uscente della Regione in realtà ha trovato un modo per fuggire dalle proprie responsabilità e dai propri doveri verso la democrazia".

Pdl: "Con Io Sud sempre pronti al dialogo. Prima delle candidature alleanza e programmi"

Non si è fatta attendere la replica dei vertici regionali del Pdl pugliese alla richiesta di Adriana Poli Bortone ad accelerare per un accordo con Io Sud su programmi e candidature per le regionali: "Il Pdl pugliese - affermano in una nota congiunta il coordinatore regionale, Francesco Amoruso, e il suo vice, Antonio Distaso - è sempre stato disponibile ad un percorso di alleanze con il movimento Io Sud di Adriana Poli Bortone. Nei giorni scorsi, dopo aver incontrato gli altri alleati del Pdl, avremmo dovuto incontrare i rappresentanti di Io Sud".

Arriva qui, però, una sfilettata proprio all'atteggiamento della stessa Poli: "Nel frattempo, però, la senatrice Poli Bortone dichiarava alla stampa di essere pronta anche a correre da sola per la Presidenza della Regione con il sostegno di alcuni partiti minori. Ci era quindi parso di capire che ella avesse compiuto una scelta personale che andava nella direzione opposta al percorso sin qui seguito dal Pdl, ossia quello di privilegiare alleanze e programmi rispetto ai nomi di candidati. Se così non è siamo pronti ad incontrare anche subito i rappresentanti di Io Sud purché, esattamente come con gli altri alleati, punto di partenza del dialogo sia la netta volontà di entrare nella coalizione di centrodestra. Solo dopo parleremo di candidature".

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