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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica Otranto

Emergenza accoglienza. Progetto di ristrutturazione del "Don Tonino Bello"

Presentato in Prefettura il programma per l'adeguamento del centro di Otranto, utile ad ospitare servizi migliori per ospitare i migranti. Parere favorevole del Comune, tocca al Ministero finanziare i lavori all'interno del plesso

OTRANTO - Una migliore accoglienza per i disperati in arrivo dal mare: è questo il senso del progetto di ristrutturazione del centro "Don Tonino Bello" di Otranto, preannunciato e presentato dalla Prefettura: a pochi giorni dal naufragio di Lampedusa, nel Salento, territorio esposto agli approdi dai vari paesi del Mediterraneo, ci si attrezza per risposte concrete al fenomeno.

L'esigenza è quella di individuare strutture temporanee di assistenza per i richiedenti asilo, viste le numerose carenze dei "Cara" presenti sui territori nazionali. Il progetto di ristrutturazione del “Don Tonino Bello” di Otranto, illustrato personalmente dal Prefetto, Giuliana Perrotta, il 4 ottobre al Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’Interno, prevede l’adeguamento del plesso agli standard di accoglienza fissati per i centri governativi.

Il plesso, divenuto luogo di identificazione dei migranti rintracciati sul territorio salentino da parte delle forze di polizia, si è trasformato di fatto, in struttura di prima di accoglienza. Per questo, nell'ottica di migliorare l’offerta dei servizi di primissima accoglienza, ristoro e soccorso sanitario, d'intesa col Comune di Otranto, il cui sindaco, Luciano Cariddi, ha dato disponibilità a cedere al Ministero dell’interno la parte della struttura utilizzata per le predette finalità.

Finanziato dal Ministero e adeguatamente ristrutturato, il centro dovrà ospitare i servizi comuni, la mensa e gli uffici delle forze di polizia, con strutture modulari di ultima generazione, in funzione di camerate, da posizionare negli spazi esterni alla struttura.

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