"Il problema di Cerano riguarda anche noi di Lecce"

L'Unione fa la forza e sul problema della centrale di Cerano invia una richiesta a firma di tutti i quindici consiglieri di centrosinistra per convocare un Consiglio comunale in seduta monotematica riguardante "un esame delle complesse problematiche relative ai processi di grave inquinamento dell'ambiente e dell'aria e degli irreversibili danni alla salute dei cittadini dell'intera area del Nord Salento e della nostra città". Cerano e le sue immissioni nocive continuano a far discutere. Non solo Brindisi, ma buona parte della provincia di Lecce, specie a Nord e fino al capoluogo, risentirebbero dei fumi nefasti. Non è un mistero che anche i tumori siano, purtroppo, in netta crescita.

"La necessità di un approfondito confronto consiliare scaturisce anche dall'imminente discussione in Consiglio regionale del Piano energico ambientale regionale (Pear) che sarà chiamata a recepire le indicazioni del Parlamento della Commissione europea che ha previsto peri Paesi membri un meno 20 per cento di immissioni CO2, un più 20 per cento di energia da fonti rinnovabili e un più 20 per cento di risparmio energetico", spiegano i consiglieri d'opposizione a Palazzo Carafa. "Tra l'altro - proseguono -, la decisiva trattativa in corso tra Enel ed enti locali brindisini deve riguardarci più direttamente. Non può vederci spettatori passivi e soprattutto non può vedere assente il Comune di Lecce da quell'importante tavolo negoziale. Riteniamo che ci siano pertanto sulla vicenda di Cerano tutte le condizioni per la ripresa di una forte iniziativa politica del complesso delle realtà istituzionali salentine su un piattaforma largamente unitaria che veda coinvolte tutte le forze politiche sociali e culturali".