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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

La centrale a biomasse mette d'accordo Poli e Congedo

Il coordinatore regionale di An appoggia l'invito di Congedo e dei consiglieri che fanno capo a Rotundo di discutere il progetto con la cittadinanza. E attacca la Regione: "Basta scelte verticistiche"

Sicuramente lo strappo non sarà ricucito, sta di fatto che Adriana Poli Bortone, per una volta, porge la mano a Saverio Congedo, dopo le dispute infuocate all'interno di Alleanza nazionale e la querelle infinita che ha infiammato in particolare la campagna elettorale. Non solo. Il coordinatore di An in Puglia si dichiara per una volta d'accordo anche con il leader dell'opposizione a Palazzo Carafa, Antonio Rotundo. Il collante di tutto è il dibattito che si è aperto in città in seno alla questione ambientale nata con il possibile insediamento di una centrale per la produzione di energia elettrica alimentata da biomasse liquide nella zona industriale (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=3866 e https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=3853). Per Adriana Poli Bortone, causa di tutti i mali è la Regione Puglia, accusata di compiere scelte verticistiche.

"Non posso che dar ragione questa volta a Rotundo e Congedo - spiega Adriana Poli Bortone - che hanno sottolineato la necessità di informazione e condivisione dei cittadini prima dell'autorizzazione della Regione Puglia e quindi della firma della convenzione per la centrale. Una scelta verticistica della Regione, infatti - cita a titolo di esempio -, ci ha fatto assistere in questi giorni al blocco dei lavori per la caserma di Gallipoli. Una scelta fuori da ogni logica, fatta dalla Giunta Vendola che non perde occasione per autoproclamarsi custode fedele del patrimonio ambientale. A meno che Vendola e compagni non ritengano che una caserma sul mare possa rendere più piacevole il lavoro dei carabinieri (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=3852). Se i Ds avessero chiesto una condivisione popolare non credo che i gallipolini avrebbero accettato lo scempio in una città turistica".

Quanto all'impiego delle energie rinnovabili - puntualizza in conclusione - siamo tutti d'accordo: dalle istituzioni europee all'ultimo sperduto Comune italiano. Tuttavia è molto ragionevole in assenza di un Piano energetico regionale, che potrebbe generare il caos (come per i rifiuti), essere prudenti prima di giungere ad atti definitivi".

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