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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

La solidarietà politica salentina al premier Berlusconi

Anche la politica locale si mostra solidale col presidente del consiglio, dopo l'aggressione di ieri a Milano. Parla solo il centrodestra, ma i commenti puntano molto sul presunto clima d'odio

LECCE - Certamente rappresenta il "caso" del giorno: il gesto dell'aggressione da parte di uno squilibrato ai danni del presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, ieri sera, al margine del comizio di Milano, è l'argomento di maggiore discussione di queste ore su tutto il territorio nazionale. Il dibattito sul senso del gesto corre rapido e sulle condizioni di salute del premier corre in maniera ininterrotta anche sul web, dove sui social network e sui blog le opinioni sono variegate e spesso contrastanti tra loro, in un clima ancora molto acceso, dove c'è persino chi fatica a condannare la violenza e chi si arrovella a cercare mandanti occulti.

Ma al di là di questo, la politica salentina, quella che si riconosce nel centrodestra, si mobilita per dimostrare la propria vicinanza e la propria solidarietà a Berlusconi. Il primo a farlo è il presidente della Provincia, Antonio Gabellone, a nome dell'intero esecutivo di Palazzo dei Celestini, dichiarando la propria "completa solidarietà e vicinanza" al presidente del Consiglio a seguito dell'aggressione: "In questo momento politico nazionale di eccessivi scontri e contrapposizioni tra le parti - afferma Gabellone - occorre recuperare al più presto il valore e l'importanza delle nostre certezze istituzionali, pacificando questo clima di eccessivo livore nei confronti della maggiore carica governativa del nostro Paese. È lo stesso clima, questo che ha fatto scaturire l'aggressione vile quanto pericolosa alla nostra più alta carica governativa. Al presidente del Consiglio dei Ministri vanno gli auguri di una pronta guarigione, con la certezza che presto possa tornare pienamente alla sua attività politica e di guida del governo".

Più polemico l'intervento del consigliere regionale Pdl, Saverio Congedo, che insieme agli altri componenti del gruppo An-Pdl (Roberto Ruocco, Nino Marmo, Tommy Attanasio, Pietro Lospinuso, Giuseppe Marinotti, Sergio Tedeschi), esprime "affetto nei confronti del presidente Berlusconi ed il nostro sdegno di italiani nei confronti della campagna di odio di cui l'orribile gesto di ieri altri non è che l'ultimo atto, non possiamo non rilevare con disgusto le dichiarazioni dell'onorevole Di Pietro, che dopo averla di fatto annunciata ed ossessivamente alimentata si è permesso di scaricare sul Presidente Berlusconi anche la responsabilità dell'aggressione che ha subito".

Per Congedo, la "vergogna non può non avere conseguenze anche in Puglia, laddove essa conferma l'assoluta inconciliabilità tra partiti quali Udc e Idv che taluno vorrebbe ammucchiare in un'armata - brancaleone senza alcuna coerenza valoriale e programmatica, volta soltanto alla salvaguardia di un sistema di potere opaco e fallimentare": "Né possiamo sottacere - afferma insieme agli altri consiglieri - che il clima di odio nel quale il folle gesto di Milano si è generato si respira anche in Puglia, laddove a Berlusconi - in occasione della sua ultima visita a Bari - fu di fatto impedito di parlare in pubblico da una banda di militanti del partito del governatore, all'uopo anche guidati da un dipendente regionale da poco assunto ‘ad personam', e soltanto grazie al senso di responsabilità dei nostri militanti si evitarono guai peggiori. E non si respira aria diversa nelle esternazioni del governatore stesso e dei suoi alleati, a partire dal suo più noto ‘fratello-coltello', che risuonano tutte come chiamate ossessive alla armi contro il mostro berlusconiano. Anche in Puglia, dinanzi al volto insanguinato del Presidente liberamente eletto dagli Italiani, non sarebbe male se chi non perde occasione per delegittimarlo e diffamarlo si faccia un esame di coscienza"

Anche Adriana Poli Bortone esprime i propri auguri al presidente Berlusconi, insieme agli altri esponenti di "Io Sud", prendendo le distanze da chi "incita all'odio": "Ritenevamo di aver definitivamente relegato nel passato gli anni della violenza- sostiene - così non è perché viviamo, invece, in un clima di esasperata violenza che si esprime non solo attraverso la politica ma anche attraverso certa cattiva stampa e pessima Tv. Il movimento Io Sud prende decisamente le distanze da quanti incitano all'odio ed auspica che l'Italia sappia riprendere subito la via della normale dialettica democratica. Quello che chiede il Sud è serenità di dibattito e crescita. Al Presidente Berlusconi, presidente del Consiglio di tutti gli Italiani, gli auguri migliori perché riprenda subito la sua attività politica in un clima complessivo di maggior garanzie democratiche e con un impegno a favore dell'intero territorio nazionale".

Il deputato del Pdl, Ugo Lisi, scrive: "Al presidente del Consiglio, onorevole Silvio Berlusconi, vittima di una ignobile aggressione fisica, giungano le mie più sincere e sentite attestazioni di solidarietà. Spiace notare che la politica nel nostro Paese abbia ormai assunto toni di odio e intolleranza che arrivano a sfociare nella violenza più becera. Mi auguro che d'ora in avanti tutti i colleghi parlamentari vogliano utilizzare un linguaggio pacato che sia in grado di instillare nei cittadini il seme della saggia riflessione più che l'istigazione all'eliminazione, a tutti i costi, dell'avversario politico e delle sue idee".

Pasquale Gaetani, assessore provinciale del Pdl, dichiara: "All'indomani della vergognosa e vile aggressione subita dal Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, avvertiamo l'esigenza di far sentire al premier tutto il nostro affetto, la nostra stima e il nostro sostegno. Nella consapevolezza che la campagna di odio creata dagli avversari nei confronti del Presidente Berlusconi sia stata il terreno fertile in cui si è annidato il folle gesto, auspichiamo lo svelenimento del clima politico, affinché il dibattito e la discussione abbiamo la meglio sull'odio e sulla violenza. A Silvio Berlusconi gli auguri di pronta e immediata guarigione perché l'Italia ha bisogno di lui".

L'accento sul "clima d'odio" viene posto anche da Vincenzo Barba, che spiega l'episodio come "inequivocabilmente frutto dell'autentica campagna di odio che si è realizzata nel nostro Paese per l'incapacità cronica di alcune forze politiche di argomentare il consenso o il dissenso su alcuni temi, preferendo, invece, l'attacco, quello sì ‘ad personam', al capo del governo che è stato accusato di tutto, perfino di essere il mandante di stragi mafiose, salvo poi rendersi conto dell'acclarata infondatezza di talune farneticazioni".

"Non c'è da stupirsi se qualcuno - prosegue Barba -, di certo non tanto sano di mente, abbia pensato di passare dalle parole ai fatti, credendo così di accreditarsi agli occhi di tutti coloro che dai blog alle colonne di alcuni giornali, auspicavano la ‘soluzione definitiva' nei confronti del nostro premier. È normale che quando si ritiene di dover abbattere il nemico del popolo, anziché rapportarsi con deferenza con un'alta carica dello Stato, eletta quasi direttamente dai cittadini, si possa creare il terreno di coltura nel quale crescono e prosperano delinquenti ammantati dalla finta passione politica. Sono certo che il nostro Presidente si riprenderà in brevissimo tempo grazie alla sua saldissima tempra e riprenderà il progetto di libertà che lo ha accompagnato in questi anni e che ci ha visti tutti coinvolti. L'auspicio è quello che d'ora in avanti si stemperino i toni dei nostri avversari e si ritorni a parlare di politica in modo anche aspro - come è giusto che sia - ma mai fomentatorio di odio e violenza. Dalle parole dell'onoveole le Di Pietro e dell'onorevole Bindi sembra che la lezione ancora non sia stata ben compresa".

Il coordinatore regionale pugliese e nazionale con delega per il Mezzogiorno dei giovani dell'Unione di Centro, Sergio Adamo, esprime la sua personale solidarietà e dice: "I gesti inconsulti di gente priva di cultura democratica e civile non possono frenare, infatti, l'operato di un uomo da anni impegnato nella vita politica del nostro paese. Inoltre - aggiunge -, auspico che questo gesto sconsiderato e del tutto isolato non abbia ripercussioni sul corretto svolgimento del corso democratico e civile della politica in Italia e che non dia luogo, di riflesso, ad un'ondata di violenza anche tra i giovanissimi, come lo scempio dei gruppi pro-aggressione che stiamo vedendo rapidamente comparire in queste ore sui social network, inimmaginabile e inammissibile in un paese evoluto come il nostro. In caso contrario - conclude - sarà doveroso prendere serissimi provvedimenti nei riguardi dei facinorosi".

Nessun commento a caldo, invece, è arrivato sinora, nel bene o nel male, dal centrosinistra salentino, che, in questo caso come in quello del rinvio a giudizio del ministro Fitto di venerdì scorso, sta probabilmente scegliendo la strada del silenzio, preferendo forse evitare di esprimersi su vicende di questo tipo.

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