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Martedì, 30 Aprile 2024
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Operai Copersalento: "Nessuno si fa più carico di noi"

I lavoratori della Copersalento alzano la voce per chiedere attenzione sulla loro situazione e rilanciano l'accusa alla politica delle "promesse vuote": "Presi in giro da tutti, non voteremo"

MAGLIE - Ancora un comunicato. L'ennesimo, dopo quelli lanciati, ma evidentemente rimasti nel vuoto. Le maestranze della Copersalento provano a far risentire la loro voce nell'assordante rumore della campagna elettorale e delle promesse facili: "Non riuscendo ad ottenere risposte dai nostri rappresentanti politici - affermano in una nota ufficiale -, ci rivolgiamo nuovamente alla stampa, perché si faccia portavoce delle nostre voci. Teniamo anche a dire che non tutta la stampa ci ascolta ma va bene ugualmente".

"Vogliamo, per un'ennesima volta - ribadiscono -, esprimere il disagio e la difficoltà nel sostenere le nostre famiglie, in media composte da quattro persone, con meno di 700 euro al mese di cassa integrazione, mentre i mutui, le bollette e le varie tasse continuano a dovere essere pagate. Prendendo visione, tramite i giornali ed i vari annunci postali e pubblicitari, delle lunghissime liste elettorali sia per i Comuni che per la Regione, vogliamo dire ai nostri concittadini di guardare ed ascoltare con attenzione questo cabarettismo politico imperante".

Gli operai della Copersalento evidenziano come questo sia tempo "non di parole ma di fatti", di "impegni seri e precisi" e non "di vuote promesse": "Ricordiamo con precisione - dichiarano - come l'ex sindaco Blasi, nel novembre 2009, a tutti noi andati a trovarlo nel suo ufficio di Melpignano, aveva promesso con sicurezza un posto di lavoro nell'Ato 2. Così come ricordiamo con precisione tutti gli incontri e le parole detteci dal sindaco Fitto. Dove sono finiti quegli impegni, quelle promesse? Continuiamo ad essere convinti della necessità del non voto. E di farlo dicendolo pubblicamente".

Gli operai pertanto ripetono a chiare lettere che non voteranno perché "siamo stati usati e presi in giro da tutti": "Inoltre - asseriscono - non vogliamo scordare l'intera dirigenza della Provincia di Lecce e gli stessi sindacati, paladini degli interessi dei lavoratori. Ma non è compito di tutte queste figure istituzionali creare e proteggere i posti di lavoro, tutelare al di là di ogni polemica la dignità dei lavoratori?".

"Nessuno si fa più carico di noi - dichiarano con amarezza - chiusa la fabbrica, esaurito il problema. Vogliamo dire a tutti che non è così! Il problema esiste e continuerà ad esistere. Che lo sappiano tutti, cittadini e politici. Noi, oltre la stampa, troveremo il modo per continuare a farci sentire, ricorderemo a tutti chi siamo, da dove veniamo e chi ha tratto giovamento dal nostro stesso percorso".

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