Parcheggi sul litorale e l'ordinanza che fa discutere
Fa discutere un'ordinanza del comune di Vernole che vieta il parcheggio ai non residenti su tutto il litorale cittadino: per il consigliere Verri è una "contraddizione" nella logica turistica
VERNOLE - Dove inizia la promozione del territorio e dove finisce la sua effettiva tutela: Vernole, a metà tra riqualificazione e rilancio turistico, ma non senza contraddizioni, come evidenziato dal consigliere comunale indipendente, Cristian Verri, che punta il dito sul caso dei parcheggi sul litorale cittadino e sull'ordinanza con l'amministrazione comunale ha predisposto lo scorso 21 luglio.
"Che l'amministrazione di Vernole avesse in animo un programma di riqualificazione delle coste - afferma Verri - lo abbiamo più volte sentito per bocca dei suoi componenti, assessori e consiglieri, e lo abbiamo soprattutto letto nel programma elettorale della lista ‘Impegno e Trasparenza'. Testualmente: Attenzione particolare si porrà alla riqualificazione della fascia costiera con la realizzazione, in prossimità dei lidi, di adeguati parcheggi e la individuazione di un lungomare da adibire ad ordinato e curato ritrovo pubblico".
Verri spiega come in poco meno di tre anni dall'insediamento dell'Amministrazione Mangione "anche quest'ennesima contraddizione tra il programma politico presentato agli elettori e le decisioni assunte dall'organo esecutivo ha preso forma dinanzi agli increduli cittadini vernolesi e ai tanti turisti che frequentano il litorale".
Sotto la lente d'ingrandimento del consigliere l'ordinanza del 21 luglio, con la quale viene istituita la zona a traffico limitato lungo tutto il litorale vernolese, vietando la circolazione e la sosta a tutti coloro che non sono residenti nel comune di Vernole e non abbiano esposto il regolare permesso rilasciato dal Comando di Polizia Municipale di Vernole.
"Finalmente - dichiara - l'amministrazione comunale ha chiarito il principio con il quale intende operare questa benedetta riqualificazione della fascia costiera. Un principio eccessivamente localistico che non ha nulla a che vedere con la promozione turistica del territorio e che soffoca ulteriormente quelle poche attività balneari già insidiate dalla inclemenza delle mareggiate, dal maltempo e anche dalla criminalità".
Per Verri, la verità è che "in assenza di progetti concreti non è facile gestire un flusso turistico come quello estivo, a ridosso di un'area protetta di interesse internazionale come ‘Le Cesine'. Ma a Vernole non si tratta di assenza di progetti, che in realtà ci sono, si tratta invece di vera e propria incapacità di immaginare un futuro turistico per le nostre coste ordinato ed organizzato, che garantisca il rispetto dell'ambiente, l'incolumità dei fruitori del mare e le esigenze degli operatori balneari che fanno impresa tra mille difficoltà".
Verri si augura che il sindaco e la giunta comunale rivedano la loro presa di posizione "assolutamente contraddittoria" con beneficio di "quanti cercheranno, nei prossimi giorni, refrigerio nel nostro splendido mare" senza "pagare alcuna sanzione o addirittura beccarsi una denuncia penale" ma, soprattutto "con beneficio di un'economia che ha bisogno di esprimere ancora tutte le sue potenzialità".
"Che l'amministrazione di Vernole avesse in animo un programma di riqualificazione delle coste - afferma Verri - lo abbiamo più volte sentito per bocca dei suoi componenti, assessori e consiglieri, e lo abbiamo soprattutto letto nel programma elettorale della lista ‘Impegno e Trasparenza'. Testualmente: Attenzione particolare si porrà alla riqualificazione della fascia costiera con la realizzazione, in prossimità dei lidi, di adeguati parcheggi e la individuazione di un lungomare da adibire ad ordinato e curato ritrovo pubblico".
Verri spiega come in poco meno di tre anni dall'insediamento dell'Amministrazione Mangione "anche quest'ennesima contraddizione tra il programma politico presentato agli elettori e le decisioni assunte dall'organo esecutivo ha preso forma dinanzi agli increduli cittadini vernolesi e ai tanti turisti che frequentano il litorale".
Sotto la lente d'ingrandimento del consigliere l'ordinanza del 21 luglio, con la quale viene istituita la zona a traffico limitato lungo tutto il litorale vernolese, vietando la circolazione e la sosta a tutti coloro che non sono residenti nel comune di Vernole e non abbiano esposto il regolare permesso rilasciato dal Comando di Polizia Municipale di Vernole.
"Finalmente - dichiara - l'amministrazione comunale ha chiarito il principio con il quale intende operare questa benedetta riqualificazione della fascia costiera. Un principio eccessivamente localistico che non ha nulla a che vedere con la promozione turistica del territorio e che soffoca ulteriormente quelle poche attività balneari già insidiate dalla inclemenza delle mareggiate, dal maltempo e anche dalla criminalità".
Per Verri, la verità è che "in assenza di progetti concreti non è facile gestire un flusso turistico come quello estivo, a ridosso di un'area protetta di interesse internazionale come ‘Le Cesine'. Ma a Vernole non si tratta di assenza di progetti, che in realtà ci sono, si tratta invece di vera e propria incapacità di immaginare un futuro turistico per le nostre coste ordinato ed organizzato, che garantisca il rispetto dell'ambiente, l'incolumità dei fruitori del mare e le esigenze degli operatori balneari che fanno impresa tra mille difficoltà".
Verri si augura che il sindaco e la giunta comunale rivedano la loro presa di posizione "assolutamente contraddittoria" con beneficio di "quanti cercheranno, nei prossimi giorni, refrigerio nel nostro splendido mare" senza "pagare alcuna sanzione o addirittura beccarsi una denuncia penale" ma, soprattutto "con beneficio di un'economia che ha bisogno di esprimere ancora tutte le sue potenzialità".