rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

Perrone e il caso Spadolini: "Sono solo intimidazioni"

Il sindaco non ci sta e replica duramente a Rotundo, parlando di macchinazioni, che coinvolgerebbero anche Io Sud, per deviare il discorso su via Brenta. "Il nervo scoperto di Adriana Poli Bortone"

LECCE - Per il sindaco Paolo Perrone quelle di Antonio Rotundo e del centrosinistra di Palazzo Carafa sono soltanto intimidazioni. E con il capo dell'opposizione, di mezzo ci sarebbero anche altri esponenti politici (il riferimento, esplicito, è ad Io Sud), uniti in una sorta di movimento trasversale per attaccare la sua famiglia e spostare il centro dell'attenzione dal dibattito più attuale del momento, quello su via Brenta, verso altre questioni, di cui, peraltro, il primo cittadino contesta dalla prima all'ultima affermazione. Già via Brenta. Se Rotundo oggi mette in rilievo gli accordi con l'università di Genova sul Pug, Perrone parla del "nervo scoperto", che vede Adriana Poli Bortone coinvolta in una bufera nella quale sarebbe al centro, quantomeno per responsabilità politica. Insomma, fra attacchi e contrattacchi, un polverone gigantesco.

"Rilevo un'inquietante cordata che disperatamente certa di gettare fango su di me e sulla mia famiglia. Rilevo il fatto che continua la richiesta di accesso a documenti che riguardano le attività imprenditoriali della mia famiglia. Stranamente, si tratta d'iniziative volte a verificare presunte irregolarità". Esordisce così, Perrone, in una conferenza stampa convocata d'urgenza nel pomeriggio, e non esita a fare una sfilza di nomi, tra quelli che più si starebbero prodigando in tal senso: "Adriana Poli Bortone, Angelo Tondo, Francesco Cazzella e Antonio Rotundo. Ritengo - prosegue il sindaco - che anche Rotundo si sia unito a questo tentativo d'intimidazione nei miei confronti. Ho capito che chiedendo alla Giunta di bloccare il leasing di via Brenta, ho toccato un nervo scoperto di qualcuno. Sicuramente di Adriana Poli, che si è assunta, bontà sua - dice Paolo Perrone - la paternità delle operazioni, di qualche consigliere di Io Sud, e adesso anche l'onorevole Rotundo".

Ma è bene andare con ordine. Nel corso di un'altra conferenza stampa, questa mattina Rotundo ha mosso aspre contestazioni verso il primo cittadino, definendo illegittimo l'accordo con l'università di Genova per il conferimento di un incarico per la redazione del Piano urbanistico generale (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=17240). E di mezzo ci va anche e soprattutto l'architetto Benedetta Spadolini. "Ho già spiegato - dice a tale proposito il sindaco - che l'ufficio propose all'amministrazione di avvalersi esclusivamente come consulente, e non in qualità di redattore del Pug, come vuole far credere Rotundo, del Dipartimento di progettazione e costruzione dell'architettura di Genova. A quel punto, il sottoscritto, avendo rapporti personali con la preside di quella facoltà, chiese ragguagli in ordine alla capacità professionale del professor Mosè Ricci, persona che ho conosciuto solo dopo l'affidamento dell'incarico, che l'architetto e professoressa Spadolini mi confermò essere persona capace e indicata per un incarico di questo tipo".

"Ripeto - e su questo punto il sindaco ha tenuto a precisare bene il concetto - un incarico che non riguarda la redazione del Pug, e Rotundo non capisce o fa finta di non capire, ma che riguarda esclusivamente l'affiancamento agli uffici comunali nella redazione e nell'ambito di tutte le fasi connesse". Dunque, anche consultazione pubblica, approvazione e definizione delle modalità di applicazione del documento programmatico preliminare. Per il sindaco Paolo Perrone, "l'onorevole Rotundo non ha dimestichezza con le aule universitarie. L'università non è una consorteria, né un'associazione segreta". L'indicazione, oltretutto, proviene direttamente dal dirigente del settore Pianificazione e sviluppo del territorio del Comune, Luigi Maniglio. "Essendo un'attività di affiancamento e ricerca, riteniamo di poterci avvalere dell'indicazione del dirigente - ha aggiunto Perrone -, e abbiamo avanzato una richiesta alla Corte dei conti, che ci ha dato parere favorevole". Il sindaco, che parla dunque di trasparenza allo stato puro, nello sviluppo del Pug, torna dunque ad attaccare il capo dell'opposizione: "Cerca di gettare fango, quasi mi volesse intimidire, perché su via Brenta qualcuno forse è andato troppo oltre. E non mi farò intimidire da lui, da Adriana Poli, da Io Sud. Il mio unico obiettivo è quello di far sì che queste somme indebitamente incassate da Selmabipiemme vengano restituite all'amministrazione comunale, la quale, per questo contratto, ha delle difficoltà enormi e rischia di non poter pagare nemmeno gli stipendi".

Ed è quasi un fiume in piena, Perrone, quando ricorda che il suo avversario di centronistra "che gridava di annullare il contratto, come se si potesse agire in via unilaterale, ha cercato sin dall'inizio di tirarmi dentro a questa vicenda. Ma non ho sentito una sola critica a chi si è autodefinita l'ideatrice di quest'iniziativa. Né una critica ho sentito nei confronti di coloro i quali, se truffa c'è stata, sono stati i diretti beneficiari, cioè gli imprenditori. E quindi è inevitabile riflettere su alcune strane e fortuite circostanze che si sono verificate nel 2004, cioè nel periodo in cui l'amministrazione comunale trattava gli affitti prima e poi gli acquisti in leasing di via Brenta".

In quell'anno, gli allora Ds comprarono dagli imprenditori Guagnano l'immobile di via Tasso, attualmente sede del Pd. Una questione che già l'emittente Telerama ha citato in una recente puntata de L'Indiano. "Questo avveniva con atto dal notaio Dal Verme il 14 luglio del 2004", puntualizza il sindaco. "Compravano nel centro della città 270 metri di negozio per un importo complessivo di 293mila euro. Poco più di mille euro a metro quadrato, con superficie per destinazione d'uso non uffici, che commercialmente valgono di più, ma negozi. Il prezzo è stato regolato prima della stipula, quindi nell'atto pubblico non si spiega in che modo e come sia avvenuto il pagamento. Si può pensare ad assegni, o attraverso bonifici, ma immagino che Rotundo ci risponderà, visto che ama fare indagini ispettive".

Il segretario provinciale del Pd, a proposito dell'immobile di via Tasso, ha risposto qualche settimana addietro che si tratta di un prezzo congruo. "Sicuramente un ottimo prezzo", ha fatto eco Perrone. In tutto questo, ci sono state anche ristrutturazioni. "Vorremmo sapere chi le ha fatte, se esistono delle fatture. Hanno parlato di 40mila euro. come sono stati pagati? Comprendete: qualcuno potrebbe pensar male. In una fase nella quale si stava concludendo l'affare più grande, a danno del Comune di Lecce, i Democratici di sinistra, con questi stessi signori (i Guagnano, Ndr), concludevano affari. E' evidente, a questo punto, che non ci sia da parte dei colleghi di centrosinistra volontà di darci una mano in questa partita, esiziale per la continuazione della vita economica dell'ente, cioè quello di risolvere il contratto che ci lega a Selmabipiemme e superare il vincolo di pagare per 20 anni 35 milioni di euro, più gli interessi. Ma noi andremo avanti, senza cedere alle intimidazioni. Ci dispiace, però, perdere tempo ed energie per controbattere ad ignobili accuse".

E da un argomento all'altro, si torna così al caso del giorno, quello della consulenza dell'università ligure. Il dirigente Maniglio, a quanto pare, aveva un indirizzo verbale, cioè quello di privilegiare docenti dell'università del Salento. "Ma sono andato per esclusione", ha spiegato ai cronisti. "In Italia ci sono soltanto tre o quattro università di riferimento a livello urbanistico, con un livello molto alto. Altrove non abbiamo capiscuola". Maniglio, dopo aver escluso Napoli e Bari, quest'ultima poiché non avrebbe rappresentato il top, ha optato tra Milano e Genova. La prima, sul piano economico, sarebbe risultata più costosa, ed la struttura stessa sarebbe stata ritenuta "troppo rigida". Entra in scena a questo punto, dunque, la figura di Mosè Ricci. "A mio avviso uno dei migliori urbanisti in Italia e quindi ho optato per l'università che mi dava più garanzie perché, di fatto, chi firma il piano regolatore, siamo io ed i miei collaboratori. Il sindaco mi ha solo detto di darmi da fare per portare avanti questo suo obiettivo elettorale. Io, dunque, ho scelto Genova", sottolinea Maniglio.

E dopo questa decisione del dirigente, sarebbe partita la telefonata di Perrone alla professoressa Spadolini, preside della facoltà, proprio per avere ulteriori garanzie. "Il suo è un nome di fama internazionale. Mi sono fidato del suo giudizio". E le contestazioni di Rotundo, sul fatto che gli Spadolini siano vecchia conoscenza della sua famiglia, essendo progettisti di attività quali l'Hotel Tiziano, il Centrum, e Links? "Stiamo parlando di università", tuona Perrone. "Vi sembra che io abbia incaricato Benedetta Spadolini?" E fa un esempio ulteriore: "Nico Laforgia è mio grande amico, dobbiamo a questo punto revocare tutti gli incarichi e le convenzioni con l'università del Salento?".

SALVATORE CAPONE: "ATTACCHI AL PD DI BASSA LEGA"

"Sono inaccettabili le dichiarazioni rilasciate dal sindaco Perrone in conferenza stampa, mettendo in discussione la correttezza dell'acquisto della sede, oggi del Pd, e di proprietà dei Democratici di sinistra", commenta il segretario provinciale del Pd, Salvatore Capone. "E' vergognoso che il sindaco tenti di sfuggire alle sue responsabilità nelle diverse vicende emerse, quale quella di via Brenta, gettando fango sulla storia e le tradizioni del Partito democratico".

"Il Partito democratico compierà tutte le azioni necessarie, anche eventualmente in sede legale - aggiunge -, per tutelare l'onorabilità di dirigenti ed iscritti, della loro passione, del loro impegno e dei loro sacrifici, dagli attacchi di bassa lega di Paolo Perrone e di chiunque persista in comportamenti di tipo diffamatorio. Se pensa in questo modo di ammorbidire la nostra opposizione e la nostra denuncia della manifesta incapacità di questa e della precedente amministrazione, entrambe di centrodestra, allora noi gli diciamo chiaramente che la nostra azione politica - conclude - ne uscirà ancora più rafforzata e determinata".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Perrone e il caso Spadolini: "Sono solo intimidazioni"

LeccePrima è in caricamento