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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Perrone: "Ecco qual è la mia maggioranza a Palazzo"

La maggioranza c'è. E' convinto il sindaco di Lecce dopo l'appoggio, incondizionato, pare, del consigliere di maggioranza Stefano Ciardo (Udc) e della minoranza Daniele Montinaro eletto con Rotundo

Ventidue. Più lui, il sindaco, 23 certi. Ma anche 24, considerando il consigliere di minoranza del Centro moderato Wojtek Pankiewicz che, a parte qualche scivolata, è pur sempre propenso ad appoggiare il Pdl che altri schieramenti politici. Diciotto (17) i consiglieri di opposizione. La maggioranza a Palazzo Carafa c'è. Si può andare avanti, dunque. E dopo l'esito delle Provinciali, si vedrà. Anche se secondo Perrone, Gabellone vincerà al primo turno. E lui ne uscirà più rafforzato, ma questo lo diciamo noi.

I conti tornano, dunque, almeno per il primo cittadino di Lecce, che questa mattina ha inteso fare il punto sulla situazione politico amministrativa e rasserenare i cuori di quanti lo davano in enorme difficoltà dopo le note vicissitudini legate al gruppo dei consiglieri di Io Sud e della cacciata dalla giunta di Adriana Poli Bortone, Martini e Battista.

Gli danno pieno e incondizionato appoggio Stefano Ciardo (Udc), nella maggioranza da sempre, e Daniele Montinaro, che dice bay bay - lui, eletto nel centro sinistra con la lista "Una buona azione per Lecce" -, a Rotundo e gli altri. Ora, se il primo si tira fuori dai giochi di partito (lo Scudo crociato corre alle Provinciali distante dal Pdl e a stretto braccetto con Io Sud) per starsene buono lì dove è stato eletto, vai a capire perché Montinaro andrà ad appoggiare il programma di Perrone. Comunque.

A questo punto nessuna caccia al 21° uomo, perché la maggioranza c'è, c'è sempre stata, anche se adesso un po' più risicata, quindi avanti tutta nell'azione amministrativa. Sarà questo, pare di capire, il leit motiv del sindaco di Lecce, con l'attenzione ora mirata "ai tanti problemi finanziari che dobbiamo affrontare senza distrarci dalle addizioni aritmetiche. Piuttosto - sfilettata a Rotundo - calcolatrici e pallottolieri servono a lui e che la smetta di gettare sabbia negli ingranaggi dell'amministrazione. D'altronde, non avendo lavorato un giorno nella sua vita, oggi non può fare altro che continuare a denigrare l'operato della giunta Perrone".

E il primo cittadino non risparmia certo il suo ex sindaco: "I leccesi sono molto imbarazzati - spiega - perché è sotto gli occhi di tutti l'accordo sottobanco tra Io Sud e il Pd. Adriana Poli Bortone, che la città ha stimato per il suo profilo, ha poi avuto il demerito di creare tutto questo caos per una semplice ripicca personale, per fare pagare al Pdl il fatto che non l'abbia accontentata riguardo alle sue aspettative. Noi i sondaggi li abbiamo come li hanno loro, ed è evidente che il Pdl con Gabellone vinceranno alle Provinciali al primo turno. Assistiamo invece dall'altra parte ad una fuga di massa diversificata. Ora, ritornando sull'aspetto amministrativo, voglio dire ancora una volta che il programma amministrativo per il quale sono stato eletto a sindaco - conclude Perrone - è alla base di tutto ed è la bussola con cui si andrà avanti. Non sono disposto ad accettare condizionamenti".

Nel pomeriggio, la replica del leader dell'opposizione, Antonio Rotundo. "Neanche una conferenza stampa al giorno può dare al sindaco l'autorevolezza e la forza che il pasticcio del ribaltone e l'annessa campagna acquisti le hanno tolto - dice Rotundo -, rendendolo di fatto un sindaco politicamente delegittimato e debole. Solo le elezioni possono legittimare un nuovo governo ed un nuovo sindaco, il resto è trasformismo aldilà se la somma del pallottoliere, di cui comunque ti ringrazio, sarà di 20, 21 o 22, perchè la sostanza non cambia. E prima il sindaco si renderà conto di questo, meglio sarà per la città a cui eviterà di far pagare il prezzo dell'ingovernabilità e dell'immobilismo. Se il centrosinistra ha deciso di non presentare, per adesso, una mozione di sfiducia è perché vogliamo che emerga chiaramente tutta intera la responsabilità politica del centrodestra cittadino sulla crisi amministrativa ed il progetto di governo".

"Tra l'altro, nonostante tutto, continuiamo a credere che Perrone avrà la forza di un atto di dignità politica prima delle elezioni di giugno, perché in questo modo potrà salvare la faccia di una scelta che apparirà non condizionata dall'esito del voto. D'altra parte - prosegue Antonio Rotundo - occorre ammettere che Perrone ci ha messo del suo se si è ficcato in questa situazione, soprattutto perché non ha reso subalterna la città al ‘Sultano di Maglie'. Chi è causa del suo male pianga se stesso, verrebbe da dire. Se si è infilato in un vicolo cieco, la responsabilità è sua per essersi piegato agli ordini del ministro Fitto, il quale a sua volta pur di regolare i conti con l'onorevole Poli, ha mandato allo sbaraglio senza tanti scrupoli il sindaco insieme alla città, facendo diventare Palazzo Carafa il ring di una vicenda politica più generale".

"Ciò che gli consigliamo è che non continui a fare errori su errori, nell'interesse della città ed anche suo. Per questo abbiamo deciso di non replicare agli insulti che facciamo finta di non aver sentito, proprio perché comprendendo lo stress a cui è sottoposto lo vediamo particolarmente confuso. Comunque per le pensioni di lusso - conclude Rotundo - potresti chiedere in famiglia".

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