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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Poli: "Resto nella maggioranza ma non saremo sudditi"

I 9 consiglieri di Io Sud restano nella maggioranza ma senza disattendere l'elettorato. Dicono che porteranno avanti il programma per il quale sono stati scelti ma non saranno sudditi di nessuno

LECCE - Eccoli, sono i due senatori della Repubblica, un tempo politicamente lontanissimi ed oggi diplomaticamente vicini nel dare credito all'arcipelago di movimenti meridionalisti che si stanno affacciando qua e là sul mare azzurro del Pdl. Posate le armi della gioventù, oggi Adriana Poli Bortone, fondatrice di "Io Sud", ex lady di ferro in An prima dell'evaporazione del partito nel Popolo della libertà, e Giovanni Pellegrino, presidente Pd uscente della Provincia, quest'ultimo nel ruolo di legale del movimento nella nota controversia tra Tar e Consiglio di Stato per il reintegro in giunta di Poli Bortone e due assessori dopo la cacciata dall'esecutivo ad opera del sindaco di Lecce paolo Perrone, si ritrovano insieme ognuno per dire la sua sulle due vicende ancora in corso e tutt'altro che chiuse (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=15465).

Se da una parte Poli Bortone manda a dire al sindaco di Lecce con una conferenza stampa convocata questo pomeriggio che "i nove assessori di Io Sud restano nella maggioranza ma non per questo saranno sudditi di qualcuno", dall'altra Pellegrino, che insieme al collega Fabio Valenti e al figlio Giangi sono il team di legali che portano avanti le ragione del movimento, guarda alla primo round per ko contro il Consiglio di Stato non solo come ad una sconfitta ma come l'humus in fermentazione di un possibile precedente che in qualche modo spezzi il gioco delle transumanze politiche nelle amministrazioni pubbliche.

Di precedenti in tal senso ce ne sono eccome: nel Comune di Lecce, come nella Provincia di Lecce, come nella Regione. Per dire: Eugenio Pisanò, attuale presidente del Consiglio che prima abbandona Forza Italia per fondare Io Sud e poi lascia Io Sud per dire a Perrone "io sono di nuovo con te". Wojtek Pankiewiz, consigliere del Centro moderato all'opposizione che ebbe giorni difficili con il primo cittadino in virtù di accordi a margine che gli avrebbero garantito un posto in giunta, o su altri lidi, alla Regione, per esempio, Dario Stéfano, che da Pd lascia e se ne va nell'Udc fino a ricoprire una carica assessorile affidatagli niente meno che da Vendola. Insomma, un bel circo Barnum: io ti voto ma poi tu eletto puoi fare come ti pare, spaziare nell'amministrazione pubblica da un banco all'altro, ora a destra, ora a sinistra, nessun problema. Il cambio di casacca fa parte della politica. Già.

Ora, quel su cui punta Pellegrino, è proprio dipanare il ginepraio politico balbettante venuto su a Palazzo Carafa, dimostrando ancora una volta al Consiglio di Stato, il quale organo ricordiamo non ha emesso ancora una sentenza, che Io Sud non è passato all'opposizione ma è rimasto nella maggioranza disposto ad andare avanti col programma per cui gli elettori hanno sottoscritto migliaia di voti.

Più dentro le cose: il senatore Pellegrino, con grandi accenni di consenso della senatrice, ha per esempio detto "che qui c'è un disegno autarchico ed egemonico. Qui si vuole andare in questa direzione, vale a dire le decisioni sul futuro di questa terra nelle mani di pochi. E invece ci sono tanti di quei movimenti che guardano agli interessi del Sud di cui ormai non si può più finta di niente. Ecco, le evoluzioni di questo aspetto sono molto interessanti".

Critica la Poli per esempio, su un punto in particolare all'ordine del giorno nella giunta che si è tenuta questo pomeriggio a Palazzo Carafa: "Non comprendiamo perchè - ha detto - per lo studio del Pug di Lecce il sindaco affida il progetto all'Università di Genova, come se i nostri atenei del sud fossero da meno. Risorse che partono verso il Nord quando invece sarebbe stato utile trattenere qui da noi".

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