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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

Qualità dell'aria. Appello Pd a Perrone: "Intervenire"

Sono tre le richieste dirette al sindaco: unità mobile di controllo per il pm10, indagine ambientale nell'area del Poligono di Torre Veneri e rimozione delle antenne elettromagnetiche in via Cicolella

LECCE - E' partita stamattina, dalla sede provinciale del Pd a Lecce, una richiesta di trasparenza e di intervento al Comune di Lecce e, in particolare, al primo cittadino Paolo Perrone. Nell'ambito di una conferenza stampa sulla qualità dell'aria e la tutela della salute nella città di Lecce, infatti, Antonio Rotundo ha sollevato tre questioni rilevanti, che da tempo sembrerebbero attendere una risposta.

Il primo punto analizzato prende spunto da una relazione di monitoraggio della qualità dell'aria di Arpa, datata 2008, in cui si sottolinea che la centralina di piazza De Sanctis, sita nel cuore della città, ha rilevato incrementi rilevanti di Pm10, superando anche il limite dei 35 sforamenti nell'anno solare consentiti dalla legge. In tale relazione, inoltre, c'è anche un riferimento al benzene, la cui concentrazione sembrerebbe preoccupante tra le ore 8 e le 20. "La risposta dell'amministrazione comunale a questi dati ufficiali che evidenziano un problema di criticità per quanto riguarda il pm10 e il benzene nel cuore della nostra città - ha spiegato Rotundo - non è stato altro che una richiesta di spostare la centralina, come se la febbre passasse solo buttando via il termometro".

"Se le ragioni delle criticità sono quelle segnalate un anno e mezzo - ha continuato -, non essendo state rimosse le cause, abbiamo motivo di ritenere che il pm10 e il benzene siano ancora a livelli di criticità, considerando anche che Arpa aveva rilevato un ristagno degli inquinanti in quella parte della città, dovuto dalla presenza degli edifici che fanno da barriere, impedendone la dispersione. La nostra richiesta, dunque, è che il Comune di Lecce chieda un monitoraggio in quella zona, attraverso un'unità mobile, che la stessa Arpa ha dichiarato disponibile. E' necessario che ci sia un rilevamento, oggi. Vogliamo sapere cosa succede".

Altro problema quello del monitoraggio ambientale nel Poligono di Torre Veneri, sollevato da Teresa Bellanova, firmataria di due interrogazioni parlamentari, che non hanno mai ricevuto risposta, sulla qualità dell'aria e sulla possibile contaminazione da uranio impoverito nell'area del Poligono militare, la prima risalente al 2007 e l'ultima datata 13 gennaio 2010. L'onorevole Bellanova ha dichiarato, a tale proposito, di aver più volte sollecitato il Sindaco Paolo Perrone a dare avvio ad un'indagine epidemiologica riguardo le malattie neoplastiche di cui si è registrata una forte incidenza negli ultimi sei anni nella zona in questione, senza aver mai ottenuto successo.

"Voglio lanciare questo grido l'allarme - ha spiegato - perché i cittadini hanno il diritto di sapere. Spero che questo mio appello riproposto possa fornire ai leccesi delle risposte da parte dell'Amministrazione Comunale". In particolare, la richiesta del Pd è che il Sindaco di Lecce richieda ad Arpa di dare in tempi modici le risposte alla richiesta di un'indagine nell'area interessata, inviata al direttore dell'Arpa nel 2007 dal dirigente della Provincia di Lecce Dario Corsini. Da allora, infatti, si sa solo che "è in corso l'attività di programmazione del monitoraggio ambientale nell'area del poligono militare di Torre Veneri a Lecce", come si legge in una risposta interlocutoria dell'Arpa, datata 26 marzo 2009. "Nell'attesa di conoscere se la scrivente agenzia è autorizzata all'accesso all'interno dell'aria militare - continua la lettera - stiamo provvedendo all'effettuazione di campionamenti all'esterno del poligono". E il Pd non è più disposto ad aspettare, vuole che i tempi si riducano e vuole poter dare delle risposte sulla questione ai cittadini.

Infine, un ultimo punto su cui Antonio Rotundo ha voluto chiedere qualcosa a Perrone, è l'esito di indagini fatte sull'inquinamento elettromagnetico in tutta la provincia di Lecce, dalle quali è emersa una patologia in via Cicolella, a Lecce. La Provincia ha comunicato oltre un anno fa tale problema al Comune di Lecce, chiedendo l'adozione di tutti i possibili provvedimenti al fine di rimuovere le ragioni della patologia, individuate in una forte concentrazione di antenne in quella parte della città. "Anche qui - ha spiegato Rotundo - c'è un atto ufficiale della Provincia e, anche qui, il Comune di Lecce sembra voler agire con la sua solita filosofia, pensando, cioè, di risolvere i problemi sostanzialmente ignorandoli. Ci sembra giunto il momento di dare ai cittadini delle certezze, delle risposte, delle certificazioni che diano la possibilità di sapere se i bambini e i ragazzi in quelle zone della nostra città respirano aria pulita o no".

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