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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

Regionali: destra e sinistra, tutti ancora in alto mare

Né il Pd né il Pdl hanno ancora sciolto le riserve sui propri candidati, in attesa che l'Udc scelga con chi stare. Potrebbe arrivare mercoledì la svolta su Vendola e l'ufficializzazione di Dambruoso

LECCE - Tutto in alto mare. Le regionali pugliesi restano un'incognita, a pochi giorni dalla stretta decisiva, ossia da quel 16 dicembre che dovrebbe smuovere le carte in tavola. Per quella data, il Pdl potrebbe sciogliere definitivamente il nodo sulla candidatura di Stefano Dambruoso, anche se si attende ancora una mossa dell'Udc per allargare l'alleanza di centrodestra. A margine della conferenza di ieri all'hotel Tiziano di Lecce, il ministro agli Affari regionali, Raffaele Fitto, ha spiegato che il Pdl, in vista dell'imminente appuntamento elettorale, vive ancora "una fase interlocutoria", dove è inutile concentrarsi sui nomi, senza aver prima compreso chi farà parte dello schieramento del centrodestra: Fitto ha aperto le porte all'Udc ed Io Sud, ribadendo che esiste una piattaforma comune da cui ripartire, ossia il giudizio negativo sull'amministrazione Vendola.

"Mi sembra - ha affermato - che persino il Partito democratico rifiuti Vendola, giudicando non positivamente l'esperienza di questi cinque anni: la nostra campagna elettorale sarà basata sulle parole del Pd, che di fatto ha bocciato il presidente. Certo, il Pd ha avuto un ruolo determinante nell'amministrazione Vendola, con due vicepresidenti ed assessori in ruoli chiave: ecco perché è corresponsabile di questo cattivo governo".

Nel centrosinistra, si riapre la riflessione: ieri sera, a Bari, dal palco del "Kursal Santa Lucia", il presidente uscente, Nichi Vendola, ha rilanciato la propria candidatura per le regionali 2010, cercando di riaprire un tavolo con gli alleati: Vendola ha chiesto che si mettano da parte i risentimenti e che si scelga la via del dialogo, aprendo all'Udc e all'Idv.

All'appuntamento erano presenti anche esponenti di primo piano del Pd regionale, tra cui la parlamentare Giusy Servodio, gli assessori regionali Guglielmo Minervini, Fabiano Amati ed Elena Gentile, mentre per altre aree politiche, presenti anche gli assessori regionali, Onofrio Introna dei Socialisti e, Magda Terrevoli. dei Verdi: segno evidente che la scelta di Vendola come candidato "naturale" sia ritenuta logica da ampie fette del Pd e del centrosinistra, in dissenso con l'instabilità generata dal percorso dettato da Massimo D'Alema nelle scorse settimane. Vendola punta su una "riconciliazione generale", dicendo di comprendere il travaglio interiore del Pd che vorrebbe allargare la coalizione e delle responsabilità di Michele Emiliano, chiamato ad interpretare un ruolo difficile in questa fase di valutazioni.

Il presidente ritiene necessario mettere in campo "una coalizione che parli non solo alla Puglia ma al Sud e che metta al centro la questione morale", andando oltre il calcolo aritmetico e puntando su una strada inedita. E mentre D'Alema continua a dimostrare contrarietà alle primarie, con Udc ed Idv sempre in sospeso, il segretario regionale del Pd, Sergio Blasi, accoglie con favore le parole di Vendola e chiede impegno per costruire un'alleanza sempre più larga. Mercoledì prossimo sarà nuovamente convocato il tavolo del centrosinistra, mentre venerdì sarà il turno della direzione regionale del partito: non si sa se saranno appuntamenti decisivi per il Pd e per Vendola, ma potrebbero esserlo per l'Udc, che, in quelle ore, dovrebbe scegliere se far parte dell'Alleanza per il Sud o cedere piuttosto alle lusinghe recenti del centrodestra.

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