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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica Casarano

Ria: "Strappo De Masi-Venuti? La politica non c'entra"

Il neo senatore della Margherita interviene sulla delicata questione di Casarano ed esclude commistioni tra il nascente Partito Democratico e le problematiche sportive

"Il nuovo Partito Democratico non ha bisogno di condizionamenti, veti o accordi sottobanco. E Franco Pisanò, Remigio Venuti e Paride De Masi non sono tipi che condizionano la politica o si lasciano condizionare da interessi di piccolo cabotaggio." A parlare in termini perentori e delucidanti è il neo senatore della Margherita, Lorenzo Ria tirato in ballo nella diatriba in salsa casaranese di questi giorni tra il patron della Italgest e della Virtus Casarano, Paride De Masi e del primo cittadino Remigio Venuti. L'intervento di Lorenzo Ria si è reso necessario in quanto si è apertamente ipotizzato che alla base dello strappo sportivo e amministrativo in atto ci siano anche e soprattutto motivazioni di carattere politico. Più nello specifico lo stesso De Masi avrebbe caldeggiato la candidatura dell'ex consigliere provinciale Franco Pisanò della corrente diellina di Lorenzo Ria, a sostegno di Enrico Letta, nella lista di supporto all'assemblea costituente del neo Partito Democratico. Ma per fare bella figura in quel di Casarano e dintorni sarebbe dovuta rimanere l'unica lista in campo a sostegno dell'esponente nazionale della Margherita. Ma in quello che era il vecchio collegio camerale Gallipoli-Casarano, anche il primo cittadino Venuti era già sceso in campo, ma a sostegno dell'altra lista che a livello nazionale supporta la candidatura di Walter Veltroni. Due candidature conflittuali che avrebbero determinato lo strappo tra Venuti e De Masi giocato sul paventato disimpegno di quest'ultimo per la squadra di calcio e le accuse verso l'amministrazione comunale per le promesse disattese in tema di impiantistica sportiva.

Le smentite si sono rincorse in queste ore. E anche Lorenzo Ria getta acqua sul fuoco: "Con Franco Pisanò non c'è rischio che gli interessi esterni condizionino le scelte per la costituente del nuovo Partito Democratico" dice Lorenzo Ria. E aggiunge: "Franco Pisanò, Remigio Venuti e Paride De Masi sono persone troppo serie per immischiarsi in polemiche e ritorsioni legate ai posti in lista per l'elezione della costituente del partito democratico. E poi, l'impegno politico è una cosa e l'impegno da patron di una squadra di calcio è un'altra cosa. Confonderle significa non apprezzare nessuna delle due. Credo siano queste le coordinate per interpretare la natura dell'impegno che ha spinto Pisanò e Venuti a concorrere, in liste diverse, alla fase costituente del partito democratico. Due belle figure, entrambe di grande spessore umano e politico, che potranno dare molto al nuovo partito, alla cui assemblea costituente sicuramente risulteranno entrambi eletti. Attraverso queste stesse coordinate" conclude Ria, "va interpretata la richiesta di Paride De Masi, presidente della Virtus Casarano, di veder mantenuti gli impegni dell'amministrazione relativi all'agibilità ed efficienza degli impianti sportivi".

Politica fuorigioco quindi, almeno nelle dichiarazioni ufficiali. L'intento di Paride De Masi sarebbe stato solo quello di pungolare l'amministrazione comunale ad ottemperare alle promesse fatte e sulla base delle quali si è anche costruito, da due anni a questa parte, l'impegno della Italgest per la rinascita dello sport cittadino e quello per il sociale. E in attesa del chiarimento pubblico di domani sera al teatro Manzoni con tifosi, sportivi e amministratori, Paride De Masi con un'altra lettera indirizzata al tifo organizzato rosso-azzurro ha tranquillizzato l'ambiente in fibrillazione: "Un ultrà come me" ha scritto in un passo De Masi, "non può lasciare gli amici in difficoltà, i suoi amici, i suoi compagni di viaggio. Un viaggio che ci porterà sempre più lontano. Dopo un forte scoramento, una pietra nello stagno, credetemi, andava lanciata. Lasciatemi fare non vi farò mai pentire della scommessa che avete fatto su di me".

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