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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

Rinasce museo ferroviario. Fiera di Natale, si cambia

Varie decisioni assunte dalla Giunta di Lecce. Cambia la disposizione delle pagodine per le prossime festività. Nel settore ambiente, nell'ex macello comunale un'area ecologica chiusa per i rifiuti

LECCE - Se il sindaco Paolo Perrone, in apertura di conferenza, questa mattina, ha parlato dei casi di via Rapolla e via Tasso, subito dopo si è discusso anche della vita amministrativa. Con alcune importanti decisioni assunte dalla Giunta di Palazzo Carafa. In particolare, la riqualificazione del museo ferroviario, "il principale del Sud Italia, dopo quello di Napoli", ha tenuto a precisare il sindaco, e la Fiera di Natale, con le iniziative che, giocoforza, sono state assunte, stanti i lavori intorno al Castello di Carlo V che hanno sottratto spazio ai caratteristici stand. Su quest'ultimo argomento s'è soffermato l'assessore alle Attività produttive, Attilio Monosi.

Museo ferroviario. Su questo fronte, è stato approvato l'atto di convenzione per l'affidamento della struttura. I locali dove ha sede il museo, in via Codacci Pisanelli, alle spalle della stazione, sono statti ristrutturati attraverso la misura 5.1. Si è quindi proceduto alla concessione all'associazione jonico-salentina "Amici delle ferrovie" che già si occupa della gestione. L'amministrazione, di fatto, ha rilevato l'immobile, riqualificandolo e mantenendo la sua destinazione originaria. L'idea del Comune non è soltanto di continuare a mantenerlo vivo, grazie alla frequentazione dei leccesi (soprattutto scolaresche), ma di farne un polo d'attrazione per il turismo. E, sempre nella stessa zona, in merito alle ex cave di Marco Vito, dato che i Prusst (Programmi di riqualificazione urbana e di sviluppo sostenibile) prevedo anche la creazione della "Città dell'arte e della musica", è stato affidato un mandato al dirigente del settore Lavori pubblici, in modo che si possa dare vita ad un concorso d'idee a livello internazionale.

Fiera di Natale. Come ogni anno non sono mancati alcuni screzi tra amministrazione e operatori, tanto più che è stato necessario effettuare alcuni cambiamenti nell'itinerario abituale, per quanto riguarda la posizione delle pagode. Poi, alla fine, pare abbia vinto il buonsenso e "s'è trovato un punto d'equilibrio". L'assessore Monosi ha ricordato come quest'anno si sia proceduto alla cantierizzazione di tutto il lato di viale Marconi che volge lungo il Castello di Carlo V, per cui, l'intera area negli anni scorsi destinata a raccogliere le pagode degli operatori, per questo Natale dovrà spostarsi. "Perdiamo un numero elevato di pagodine, dovendo rimpiazzare il luogo", ha aggiunto. E, in accordo con l'assessore al Traffico, Giuseppe Ripa, si è individuato nell'allungamento di viale Marconi il posto idoneo per ospitare le pagode.

Tre saranno i punti scelti: tutto il lato sinistro (in senso di marcia) di viale Marconi, piazza Tito Schipa, tranne la parte occupata dagli operatori dei fiori, e il marciapiede che guarda verso il bar Moulin Rouge, con disposizione a staffa di cavallo. Gli operatori del mercato che qui lavorano abitualmente, solo in questo periodo, saranno spostati nel piazzante antistante alle poste. Il bando pubblicato con questa delibera si potrà visionare sia sui manifesti che verranno affissi in città, sia sul sito istituzionale. "Vi sono ovviamente alcune tipologie merceologiche da rispettare, perché intendiamo dare un taglio caratteristico", ha sottolineato Monosi. E, dunque: "Articoli specifici, giocattoli, piccoli articoli da regalo. La seconda fiera delle etnie - ha concluso - non avendo gli operatori avanzato richieste particolari, si terrà come sempre lungo via Costa".

Farmer market. Nel 1998 è stato il mercatino dell'agricoltura, in inglese farmer market, ospitato in piazzetta Bottazzi, davanti al vecchio "Vito Fazzi", nella seconda e nella quarta domenica del mese, con prezzi monitorati da Coldiretti. Qui si vendono prodotti locali, a prezzo inferiore e buoni principi nutritivi. L'iniziativa, che ha avuto successo, sarà estesa anche alla prima ed alla terza domenica del mese. Si sposterà, però, in questi casi, nell'area di piazza Ludovico Ariosto, con le stesse caratteristiche, ovvero la vendita diretta dal produttore locale al consumatore.

Ambiente, cambiano le isole ecologiche. Il vicesindaco e assessore all'Ambiente Gianni Garrisi si è poi soffermato su varie questioni. Sulla rimodulazione del progetto per interventi in difesa del suolo, a rischio di dissesto idrogeologico, nella marina di Casalabate, ha preannunciato una conferenza stampa apposita, che si terrà prossimamente. "Vi sono aspetti tecnici da approfondire". Lo stesso Garrisi anticipa, inoltre, interventi per eliminare ben sette discariche in città, per cui si provvederà ad appaltare i lavori, quindi rende noto che il Comune ha dato in comodato d'uso all'Axa un'area insita nell'ex macello comunale, per trasferirvi un'isola ecologica.

A Lecce esistono quattro isole, ma le normative sono cambiate. Stanno diventando centri di raccolta, con funzioni maggiori e migliori. "Stiamo programmando quattro altri nuovi centri", ha anticipato Garrisi. E intanto, si cerca di migliorare quelli esistenti, fra cui uno in particolare, a Borgo Piave. Finché non si organizzerà tutto (c'è, a tale proposito, un finanziamento dell'Ato Le/1, pari ad 1 milione di euro circa, che dovrà essere finanziato con il 30 per cento dei 27 comuni dell'area), il problema riguarda la recinzione delle isole: se aperte, rischiano di trasformarsi in discariche abusive, perché i rifiuti vengono lasciati spesso al di fuori delle fasce orarie indicate o abbandonati in maniera indifferenziata.

Una questione ben visibile a Borgo Piave. Trasferendo tutto nell'ex macello comunale, dunque, si dovrebbe risolto il problema, almeno in via provvisoria. In futuro, oltre al porta a porta, nasceranno punti dove i cittadini che abitano in periferia o che abbiano particolari emergenze, come la necessità di disfarsi di rifiuti ingombranti, potranno recarsi, al di fuori dei viali. Si tratta di sistemi che saranno tra loro collegati e meccanizzati. Chi si avvarrà di questi, godrà dell'abbassamento della tariffa.

No all'eolico selvaggio. Ultimo a prendere parola è stato l'assessore alla Pianificazione del territorio, Roberto Marti, che ha spiegato come al dirigente del settore Urbanistica sia stato conferito l'incarico per sviluppare un piano regolatore degli impianti eolici. Il regolamento regionale numero 16 del 2006 demanda al Consiglio comunale la competenza in materia. Il Comune di Lecce sta dunque lavorando perché si possa creare una mappatura che rilevi le aree non idonee all'installazione di pale eoliche. Questo signfica che nascerà anche un censimento degli impianti già autorizzati. Il progetto sarà inoltre esteso anche al fotovoltaico.

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