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Domenica, 28 Aprile 2024
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Ruffano, Consiglio di Stato rimette in discussione l'esito delle amministrative

Accolto il ricorso di Antonio Cavallo, battuto per tre voti da Carlo Russo, per la riapertura delle schede in 9 sezioni su 10 per presunte irregolarità: al Prefetto il compito del riconteggio che potrebbe sovvertire i risultati

RUFFANO - Il destino di Carlo Russo come sindaco di Ruffano è nuovamente posto in discussione, ma questa volta a mettere a rischio la guida amministrativa del Comune non sono i membri della maggioranza, che, nella sua prima e breve esperienza di governo, lo avevano costretto ad un passo indietro. A mettere il punto interrogativo questa volta è una pronuncia del Consiglio di Stato, che ha di fatto accolto il ricorso del principale competitore alle ultime amministrative, Antonio Cavallo.

Com'è noto, quest'ultimo è stato battuto dal sindaco in carica con un risultato di misura, per appena tre voti, con un totale di 2053 a 2050 preferenze. Il candidato sindaco, uscito sconfitto dalle urne, ha, però, fin da subito denunciato delle irregolarità, chiedendo ulteriori verifiche sul risultato. Nella lunga vicenda legale apertasi da allora arriva la pronuncia della quinta sezione del Consiglio di Stato, che con proprio ordinanza, ha accolto le richieste proposte dai difensori del candidato sindaco Antonio Cavallo, Pietro ed Antonio Quinto, disponendo la riapertura delle schede elettorali dando incarico al Prefetto della Provincia di Lecce di verificare la sussistenza di tutti i vizi denunciati in giudizio.

Viene di fatto ribaltata la sentenza del Tar di Lecce che, in prima battuta, aveva dichiarato inammissibile il ricorso proposto contro il risultato elettorale. La decisione dei giudici di Palazzo Spada imprime una svolta nella vicenda di Ruffano e rimette in discussione il governo cittadino attualmente in carica. Lo svolgimento delle elezioni era stato accompagnato fin dallo scrutinio da molte polemiche ed aveva registrato una netta contrapposizione fra gli schieramenti guidati dai candidati Russo e Cavallo, che nel conteggio finale dei voti avevano ingaggiato un vero e proprio testa a testa.

A risultato acquisito, lo schieramento facente capo al candidato Cavallo aveva denunciato numerose irregolarità nello svolgimento delle operazioni elettorali, tra cui la mancata assegnazione di alcune schede che per un mero errore tipografico non riportavano i simboli delle liste partecipanti alla competizione, nonché la mancata attribuzione allo stesso Cavallo di un voto espresso con il normografo e l’assegnazione al candidato Russo di schede recanti segni grafici irregolari ed altri elementi di riconoscimento. Il Tar aveva respinto il ricorso giudicando non completamente condivisibili le censure proposte dal ricorrente Cavallo.

Oggi il colpo di scena. Il Consiglio di Stato riapre le schede in ben 9 delle 10 sezioni elettorali, ritenendo così meritevoli di verifica tutte le contestazioni formulate per conto del candidato Cavallo dagli avvocati di parte. La Prefettura ha termine fino al prossimo 25 aprile per verificare l’esistenza di tutti i vizi denunciati e per comunicare l’esito di tale verifica al Consiglio di Stato che emetterà il verdetto finale il 25 giugno. Solo all’esito di tale verifica si potrà quindi sapere chi ha vinto le elezioni comunali.

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